STIPENDIO E MANGANELLO

STIPENDIO E MANGANELLO

Il salario era la retribuzione che si posizionava appena sopra alla condizione di servitù schiavizzata. C'erano anche gli stipendi. Quelli particolari erano riservati ai così appellati servitori dello stato. Quale stato, però, non era, allo stato allora presente, dato di sapere. Tutti i tipi di retribuzione erano guadagnati, anche se, in linea di massima, non sufficienti per le mansioni svolte e le opere realizzate. Un tipo di stipendio era inversamente proporzionale all'utilità di civiltà prodotta. Quello stipendio, particolarmente infimo, era percepito per tirare bastonate. Qualcuno si esaltava per il cattivo servilismo di stato generalizzato. Ma era, più che altro, un modo di dire per auspicare altro: il ritorno delle camicie nere con manganello imperante, e incoraggiavano, rincaravano, elogiavano il codardo coraggio del più forte. Ci voleva un piccolo cuore insensibile e niente cervello per colpire con il manganello gli umani consapevoli, ammazzare animali, fieri umani, tutti ridotti a insetti da dare in pasto ai potenti distruttori. Insomma: prima si davano in pasto ai leoni cristiani e compagni schiavi ribelli, ma, nella modernità del 2023, tutti diventammo peggiori degli antichi cannibali. Eppure, inconcepibile, il masochismo dell'ultimo novecento aveva esaltato il bastone becero servitore della dittatura nazionale aggressiva guerrafondaia e tradito la lotta di classe. (Ricordo da un racconto di Vasco).

UNA MOSCA MORTA
Perché una mosca morta
non suscita alcun sentimento?
Eppure è un essere
nato, vissuto, ed' ora è morto!
Ha imparato a muoversi,
a volare, a cibarsi.
Anch'essa avrà avuto
i suoi intimi ed esterni sentimenti:
la prima emozione
nel vedere le cose,
nell'assaporare l'aria,
nel sentire i primi rumori.
La sensazione nel primo volo
diventato cosa abituale
come il camminare perpendicolare
su di un vetro di una finestra.
Ha avuto i primi timori
dalle ombre delle mani.
Ha avuto l'ultima ossessione
nel volare attorno ad una lampadina
e sentirsi attratta dalla sua luce
e sentirsi bruciare dal suo calore.
Perché una mosca morta
non suscita alcun sentimento?
-Renzo Mazzetti-
( NaturAmica, antologia - Ibiskos - Empoli – 2005 ).

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.


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