SPREMUTI DAI SETTARI

SPREMUTI DAI SETTARI

Non era consentito di studiare la materia desiderata e partecipare alle votazioni con lo stesso peso. La democrazia era stata trasformata in una sporca comunella. La società degli sfruttatori al potere. I potenti realizzavano grandi guadagni. Lo Stato grandi debiti. I cittadini spremuti come agrumi. Mercato concorrenza privatizzazioni avevano la necessità di scardinare la sensibilità dello Stato nazionale. Bisognava sbarrare l'accesso del popolo alla gestione del governo. La moneta unica europea era il fondamento per eliminare la sovranità nazionale. L'Euro, strumento finanziario, volgarmente denominato “strozzino”. L'Europa concedeva prestiti, con lo zuccherino della velenosa esca di una piccola somma a fondo perduto, a precise ferree condizioni. Scuola pubblica, assistenza sanitaria, prevenzione ambientale, spiaggia e mare nostro, pesca, agricoltura, industria, energia, partecipazione democratica, uguaglianza? La Costituzione della Repubblica italiana sospesa, stravolta, riscritta al momento per adempiere ai perentori dettami d'Europa. Capo del governo? Il professore, il banchiere di turno messo al momento giusto per garantire il puntuale pagamento del debito a qualsiasi costo, a qualsiasi costo della vita del popolo. Salva Italia? Massacra italiani. Dal sogno di una Europa dei popoli all'incubo di una Europa dei trafficanti di armi e degli strozzini finanziari. Niente importava diventare antipopolari. Disertare le urne. Per l'Europa era una sorta di “debito buono”. Consolidare la dittatura finanziaria. Distruzione di umanità e di ambiente naturale. Perpetrare il potere del privilegio di ristrette caste governative al servizio della speculazione finanziaria. Da tutti gli schermi i presuntuosi sorridenti chiedevano i voti per le elezioni politiche del 25 Settembre. I mestieranti giocavano alla politica moderna, competevano per vincere i privilegiati seggi. Pensionati, lavoratori, disoccupati, imprenditori, artigiani, commercianti, albergatori, tutti, tutti sfruttati, tutti, tutti disperati. I giovani? Beffeggiati con barzellette e novelle narrate da nonni ricchi restaurati, da viventi imbalsamati. Non Europa al di sopra dei contendenti, indipendente, coesistente, pacifica, collaborativa per conseguire pace e fratellanza. Ma Europa funesta serva dei fondi moneta, dei prestiti strozzini, dei venditori di cannoni. (Ricordo da un racconto di Vasco).


EUROPA CHA-CHA-CHA (CANZONE)
La procedura-la procedura, la procedura
Europa-Europa, Europa che ne fa?
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha,
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha.
A noi conviene, a noi conviene
andar via di qua, andar via di qua?
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha,
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha.
A noi conviene, a noi conviene
andar via di qua, andar via di qua?
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha,
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha.
-Renzo Mazzetti- (10 Dicembre 2018).

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia. dimenticanze tra le righe.

VEDI:

SIMPATIA ESPLOSA -VENERDI' 5 AGOSTO 2022 h.13,32-


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