CALDE INTERVISTE (PREZZI COSTI RICAVI)
CALDE INTERVISTE (PREZZI COSTI RICAVI)
Nelle interviste mandate in onda in diretta venivano espresse delle verità che dopo non erano più trasmesse. Due esempi tra moltissimi. Non fu più trasmessa quella del grande Draghi balbettante occhi lucidi fatta appena dopo l'incontro con i Paesi Bassi. Fu detto, in sostanza, così: Il tetto al prezzo del gas non è possibile perché anche quel governo riceve profitti importanti. Di fatto, come altra prova, quel paese non estraeva da tempo dalla propria terra, ma giocava nella Borsa di Amsterdam, [situata nella provincia dell'Olanda Settentrionale a 50 chilometri a Nord-Est dell'Aia allo sbocco del fiume Amstel], giocava sul prezzo di quello degli altri, causando i rincari, che erano: grandi profitti per loro, grandi costi per noi e poveri sprovveduti altri. Così fu per le interviste in diretta mentre crollavano le torri gemelle con lo stupore sui volti degli impolverati terrorizzati newyorchesi mentre all'incirca dicevano: Quanto male abbiamo fatto per ricevere tutto questo. C'erano interviste dette a caldo che venivano replicate fino alla nausea. Invece quelle citate e altre espresse su diversi avvenimenti, con simili spontanee verità controproducenti per la dominazione di quei tempi, sparivano dalla circolazione. (Ricordo da un racconto di Irina).
DESERTO(Meditazione
su: “A Floro” di Quinto Orazio Flacco)“Il
tempo passa,ad
uno ad uno gli anni mi rapiscono tutti
i miei beni, gli scherzi, gli amori, il
gioco ed i banchetti; ed ora vogliono carpirmi
i versi! Cosa vuoi che faccia? Del
resto ognuno ha i propri gusti: a te piace
una bella lirica, quest'altro si
diletta dei giambi, un altro ancora dei
sermoni di Bione e della satira: siamo
tanto lontani uno dall'altro come
tre commensali che domandano piatti
diversi. Cosa dare, allora? Quello
che tu non vuoi lo vuole l'altro, ciò
che tu chiedi è inviso a tutti e due. Ma
poi, pensi che a Roma io possa scrivere in
mezzo a tanti affanni e a tanti guai? Chi
mi vuole garante, chi, lasciata ogni
mia cura, che ascolti i suoi scritti, e
dimorano uno al Quirinale, l'altro
all'estremità dell'Aventino: guarda
un po' tu che comode distanze! “Ma
lo sono le strade”, mi rispondi:“chi
t'impedisce, andando, di pensare?”.Già:
qui l'appaltatore affaccendato porta
muli e facchini, là una macchina tira
su travi o massi, un carro funebre quasi
si scontra con quelli pesanti, da
un lato sbuca una cagna ringhiosa, dall'altro
schizza un'infangata scrofa: va',
prova a modulare i versi!”. -Renzo
Mazzetti- (Domenica 2 Ottobre 2011 h.06,07).
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
REPLICANTE EMPATICO -LUNEDI' 8 AGOSTO 2022 h.14,40-
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