LUTTI E SORRISI (UCRAINA BEFFATA)
LUTTI E SORRISI (UCRAINA BEFFATA)
La reggia europea era una grande nazione felice, la gioia il suo inno ufficiale. I grandi capi dei ventisette Stati setteggiavano e giocavano a nascondino. Settete! Ma non avevano paura, con allegria calpestavano il rosso tappeto, si sorridevano, si abbracciavano, si baciavano, soddisfatti sanzionavano ancora una volta il russo invasore. Petrolio? Gas? Grano? Così cosà. Poi? Poi si vedrà. Intanto: mercato e concorrenza, prezzi altissimi e profitti straordinari. Arrivava il capo italiano con il sorriso largo a labbra strette senza denti, dall'incidere era evidente che credeva di aver vinto e si sentiva l'uomo della provvidenza. Nel contempo: i lavoratori del braccio e della mente scioperavano e a Roma manifestavano per la scuola ridotta a brandelli. I salari italiani erano i più bassi di tutti. In Italia si moriva tre al giorno lavorando. In Ucraina si moriva a migliaia combattendo. (Ricordo da un racconto di Irina).
CANTATA A ZELENSKYI
burattini del soldoMiseri
capi d'EuropaSorridendo
battono le mani.I
nuovi zar capi d'Europa Presuntuosi
cinici vampiriSorridendo
battono le mani.I
privilegiati oppressori Al
giullare e ai poveri cristiSorridendo
battono le mani.-Renzo
Mazzetti- (Mercoledì 1 Giugno 2022).
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
VEDI:
PACE ARMI MA SE PERO' -GIOVEDI' 19 MAGGIO 2022 h.14,39-
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