NULLATENENTI VESSATI
NULLATENENTI VESSATI
La lotta di classe, se pur sconosciuta o disertata, era da sempre esistita fino a quando non sarebbe stato attuato il libero sviluppo di ciascuno, anche dell'ultimo più sfortunato. La lotta di classe esisteva ed era vera, era una necessità dei poveri e dei lavoratori per sopravvivere con dignità e per contare qualcosa, peccato che, ai tempi del COVID-19, la stravinceva la classe ricca. Però ricchi e poveri, tutti si scagliavano contro la povertà che, con una propaganda assillante, la facevano apparire come un crimine. I poveri non venivano aiutati a sufficienza (sono più i casi che delle leggi, diceva nonna Teresina), ma il reddito di cittadinanza lo volevano dare addirittura alle imprese trasformandolo in reddito per il lavoro. E i poveri anziani senza una pensione? E quelli più giovani senza iniziativa al limite di una condizione da non autosufficienza? E i vagabondi, i senza tetto che, per molteplici motivi, erano incapaci di “arrangiarsi in proprio”? Tutti si scagliavano contro la povertà, non solo i ricchi e i più fortunati ma anche gli stessi poveri e sfortunati che non sapevano di essere perseguitati e derisi. (Ricordo da un racconto di Therios).
GENTI
Sia
il soffio possentegettato
dal fiato operaioa
spazzare monti di ceneredi
un passato che non rinasce.Parlate
poveri:Perché
non sapete parlareinsegnate
agli avvocati.Scrivete
poveri:Perché
non sapete scrivereinsegnate
agli scrittori.Costruite
poveri:perché
non sapete costruireinsegnate
agli architetti.La
nuova era e vostra!Non
più la storiaè
fatta dai generalinon
più la scienza è fatta dai geni.Ed
è questo già rivoluzione.
-Renzo Mazzetti-
(Verso Levante, poesie del mio autunno caldo, Bologna 2001).
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
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