VIRUS FALSITA' E IPOCRISIA (PALESTINESI ESTINTI)
VIRUS
FALSITA' E IPOCRISIA (PALESTINESI ESTINTI)
C'era
una volta un vicino, accolto con timore, al quale però, comunque, fu
concesso un bel pezzo di territorio. Ebrei, dai nazifascisti
perseguitati e, quasi totalmente bruciati, estirpati dalla vita
terrena. Ebrei, con la vittoria della Seconda guerra mondiale,
salvati dai campi di sterminio anche grazie al combattimento e al
supremo sacrificio degli arabi. Ebrei diventati Stato, non si
accontentarono della salvezza della vita e di tutta quella terra
regalata. Ebrei che negavano la vita e osteggiavano uno Stato per i
loro vicini. Ebrei incoscienti, mai sazi, rubavano continuamente ai
loro vicini. Ebrei mai sazi, continuamente rubavano la terra e le
case ai loro vicini. Ebrei viventi che, sulla memoria dei loro
innocenti martiri passati speculavano, approfittavano della criminale
tolleranza globale. Il mondo aveva già pagato la passata
distrazione, la iniziale tolleranza nei confronti del nazifascismo,
ma gli ebrei sopravvissuti approfittavano nella replica, nell'eterna
distrazione globale per il proprio nocivo tornaconto. Ebrei e alleati
distratti stessi crimini umanitari. Palestinesi derubati, provocati,
costretti e concentrati per la completa eliminazione. Stessa sorte
per i soppressi, per gli annegati nel Mediterraneo e dintorni. Alla
Terza guerra mondiale la semplice sentenza? Ieri era già troppo
tardi. Il Gazzettino nostrano diffondeva falsità e ipocrisia. “Gli
ebrei hanno il dovere di difendersi”, “Dio è con noi”
l'hitleriano motto. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).
M
A R G H E R I T ACome
stagioni che spoglianola
bella margheritala
misera mano carpiscei
petali colorati.Della
tua terra materna rigogliosaad
altri dona i frutti del sudoredel
bollente sole splendentedell'infinito
cielo piangentenell'estivo
profondo pauroso temporale.Il
vento porta con il profumo del mareil
grido dei gabbiani affamatiil
silenzioso dramma dei pesci sbranatinel
sommesso ondeggia la distesadi
calici offerti delicati e colmi.I
ricordi scolpiti nel semplice gambosvaniscono
lentamentee
al peso dei pianti della rugiadapieghi
i tuoi dolci steli vellutatidove
il sudore umano ristagna.Somigli
a quella fanciullache
conobbe solo gli straccie
non il vestitino candido coloratocon
il quale ti illudi morendoquando
io, vile, ti colgo.-Renzo
Mazzetti-
(31
Ottobre 2009)
categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia, dimenticanze tra le righe.
Vedi:
VIRUS SFOLLAGENTE -13 Aprile 2021-
VIRUS PRIVATA IPOCRISIA -8 Maggio 2021-
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