VIRUS ANNO 2125
VIRUS ANNO 2125
Bicefalo sul futuro dei giovani scriveva: “Il futuro dei giovani si realizza nel benessere del loro presente; sull'opportunità: “L'opportunità si coniuga con il buon senso, genera la conservazione reazionaria, nega il reale rinnovamento”. Albertino abbassa lo sguardo, apre un libro, cerca, inizia a leggere: Nella Pravda si scrive la verità. Nelle Izvestia le notizie. Sono fatti. Prendili, se vuoi, e servili in tavola. Ma al poeta interessa anche quello che succederà tra duecento anni, o anche solo tra cento. Quando sfogliamo i fogli dei giornali, e scorriamo le novità dell'estero paludoso, diamo un balzo: gli scienziati degl'imperialisti hanno inventato chi un gas, chi un raggio, chi un aereo senza pilota. Si preoccupano forse di volatili? Aiutano l'umanità, incrociando raggi? No, dalla volta celeste un nuovo cappio allungano per il collo degli operai e dei contadini. Per un decennio la morte ha riempito le pagine di tutti i giornali: mutilazioni, strazio... Ma una sciocchezza parranno queste stragi di fronte all'orrore delle future fantasmagorie”. Albertino fa una pausa, abbassa la mascherina, beve un sorso d'acqua, rimette la mascherina e riprende la lettura con l'anno 2125: Il cielo aveva congiunto le palme (a elemosinare stelle). Insomma era sera, per dirla alla buona. E in cielo, come sempre, comparve un aeroplanino. Uno dei soliti, un autoscrivente dell'Aerorosta. Mosca. I moscoviti salirono sui tetti delle case a quaranta piani della Comune. “Diamo un'occhiata... vediamo cosa scrive... Chi? Contro chi? Quando? Per chi?” Albertino smette di leggere, scartabella e dice, con tono solenne: compito a casa: Analisi con breve prosa su: Il Proletario volante di Vladimir Majakovskij che troverete in Poemi a pagina 323. Compagne e compagni buonanotte. (Ricordo da un racconto di nonna Teresina).
UN CONTO ESTREMO
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VIRUS PALLIDO -12 Gennaio 2021