VIRUS TEMPO RUBATO
venerdì, 27 novembre 2020
VIRUS TEMPO RUBATO
ALL’ORTO
All’orto! All’orto!
La terra non si ribella?
Tutto accetta, supina soccombe?
Sdegnata si ritrae vergognosa?
Senza un pizzico di fantasia?
Senza alcuna umana utilità?
Veramente è persa la speranza?
Non più riposa saggio nel sogno?
Funziona bene il tubo digerente?
Rutta liberamente sazio il consumatore?
Sgomita sculettando il mercato spensierato.
Verdure genuine, verdure genuine!
-Renzo Mazzetti- (Settembre 2010)
VIRUS TEMPO RUBATO
Il sistema mercato aveva oramai invaso in ogni campo tutto il tempo di tutti gli orologi. I tempi di occupazione (che prima erano ristretti a poche categorie per tutte le “semplici” 24 ore, impiegate per ristretti, se pur importanti lavori come ad esempio: ospedali, polizia e difesa, altiforni, trasporti, sorveglianza, sicurezza, vigili del fuoco), si estesero anche alle trasmissioni televisive e ai giochi. Prima la televisione iniziava alle ore 17 con la TV dei ragazzi e terminava verso le 24 con l’ultimo telegiornale, il gioco del Lotto solo il sabato, quello del calcio solo la domenica. Tutto degenerò nella esagerata abbondanza e il privato pubblico ed individuale fu invaso praticamente 24 ore su 24 ore e sette giorni su sette giorni dalle trasmissioni televisive con l’aggravamento della rete con i “clic” individuali, e da ogni genere di gioco continuo. L’uomo, privato del proprio tempo libero, continuamente stressato, profitto-dipendente, bombardato dalle infinite immagini e dai continui suoni, diventò più cattivo e più ignorante. L’orologio ribelle si alleò con le donne, perché quei tempi avevano, oltre le 24 ore tradizionali, anche ore senza fine, sofferte più di ogni altro ma in ugual misura dalle ore e dalle donne, perciò le ore e le donne rivendicavano tempi liberi e di lavoro umanizzati. (Ricordo da un racconto di Irina).
PROFITTO
Masse di operai
addensate nelle fabbriche
ricevono una organizzazione militare.
Come soldati semplici dell’industria
vengono sottoposti alla sorveglianza
di una completa gerarchia di ufficiali e sottufficiali.
Non sono soltanto gli schiavi del capitale
sono tutti i giorni e a tutte le ore
gli schiavi della macchina, del sorvegliante
e soprattutto del singolo padrone.
Questo dispotismo è tanto più misero,
odioso, esasperante,
quanto più proclama apertamente il profitto
come suo scopo finale.
-Karl Marx – Friedrich Engels-
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