VIRUS PATATA

 

lunedì, 20 luglio 2020

VIRUS PATATA


Come tutte le aggressioni dell’offensiva arma “modernità”, anche l’arte del bottegaio subì le riforme del commercio al dettaglio che affossarono il rapporto sociale, la conoscenza, l’amicizia, la confidenza, l’onestà, la serena vitalità dalla città fin nel più piccolo paese, minando alle radici la più grande e sincera socializzazione, l’umanità nei rapporti interpersonali. Nessun bottegaio antico avrebbe venduto le patate arrosto carbonizzate, invece, nel periodo del mortale virus mondiale 2020, alla coop di Borgo per un’addetta incompetente ed incosciente, senza la passione professionale, con la completa incuranza dell’arte culinaria, si vendevano anche le inimmaginabili patate arrosto carbonizzate, e quelle “mangiabili” erano comunque non ben cucinate, certamente non appetitose. (Ricordo da un racconto di Tirella).

LETTERA ALLA UNICOOP

Oggi, 20 Luglio 2020, ore 11e49,

presso la Unicoop Firenze di Borgo San Lorenzo,

ho ritirato dal banco il “sacchetto bilancia patate arrosto”

al momento confezionate e… male, malissimo,

perché rientrato in casa, scartato la confezione,

subito si è diffuso un intenso odore di bruciato,

difatti ho trovato quasi tutte le patate arrosto carbonizzate:

ne ho trovate, quasi “commestibili”,

ma certamente non gustabili,

appena meno di un quarto.

Perciò segnalo con reclamo affinché,

con i severi accorgimenti del caso presi,

ciò non più accada.

Abito a Ronta e mi sposto con i mezzi pubblici,

altrimenti,

se avessi avuto la possibilità di ritornare a Borgo immediatamente,

avrei riportato le confezioni di patate arrosto carbonizzate

così anche Voi avreste visto ed odorato

e personalmente verificato le patate arrosto carbonizzate

e la loro impressionante quantità.

Cordiali saluti

con l’auspicio che ciò più non si ripeta.

-Renzo Mazzetti Bicefalo- (Ronta, Lunedì 20 Luglio 2020 h.15:02)

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