VIRUS E SCUOLA

LUNEDÌ, 25 MAGGIO 2020

VIRUS E SCUOLA

IL FUTURO DEI GIOVANI
Il futuro dei giovani
si realizza nella qualità
del loro presente.
(29 dicembre 2012)
ISTRUZIONE
Semplificare l’insegnamento
nella scuola pubblica
 significa moltiplicare l’ignoranza complessa.
(Settembre 2010)
-Renzo Mazzetti-

 VIRUS E SCUOLA

Il mortale virus mondiale 2020 distrusse le più vecchie e le più o meno recenti costruzioni scolastiche di ogni ordine e grado. I sentimenti sognanti si persero negli splendidi puliti vergini vuoti. Emozionanti ambizioni aprirono nuovi sguardi innocenti severi consapevoli dell’enorme fatica dell’apprendimento che s’abbatteva sugl’immaturi elastici corpi e dentro alle dure teste forgiando d’acciaio piume di volontà pioniere nelle profondità sotto ai piedi e sopra ai settimi cieli. Curiosità e gioie ed entusiasmi si impegnarono nella ricerca del sapere e del creare, lavoro ed arte, gusto e amore. Finalmente si costruirono tante scuole, diffuse, vicine alle abitazioni e, camaleontiche, non si vedevano: sulle coste erano mare; nei boschi, alberi; in campagna, campi; sulle Alpi e gli Appennini, montagne e colline, sprofondi; venti, fiumi, ruscelli, laghi e animali insieme ai vuoti e ai silenzi originali e artisti diversi di tutti i suoni insegnanti a semplici complessi sensibili più piccoli e più grandi umani. Nuove scuole: nuvole, fulmini e tuoni, arcobaleni, cieli stellati; collettivi, centri sociali, luoghi di istruzione comodi e puliti, lindi e luminosi, sereni e sorridenti, accoglienti, impegnativi, duri cimenti per colossi futuri. (Ricordo da un racconto di Vasco).

 LETTERA AI BAMBINI
E’ difficile fare
le cose difficili:
parlare al sordo,
mostrare la rosa al cieco.
Bambini, imparate
a fare le cose difficili:
dare la mano al cieco,
cantare per il sordo,
liberare gli schiavi
che si credono liberi.
-Gianni Rodari-

categoria: fantascienza, filosofia, ironia, poesia.

 


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