UN CONTO ESTREMO

 

mercoledì, 12 febbraio 2020

UN CONTO ESTREMO


UN CONTO ESTREMO

Per quel che mi riguarda: più ho vissuto, e, molto di più, ho capito. Ciò, naturalmente, non può avvenire per tutti quanti. Perciò mi sento molto fortunato, e mi spiego: Gli anni dell’età, certificati dall’Ufficio competente, più sono numerosi, e più vedono gli avvenimenti contemporanei come una “non novità”. Gli avvenimenti d’oggi, difatti, mi sembrano, ora, tutti, tutti già accaduti; sono il sintomo dell’intimo conto alla rovescia, sono anni benvenuti molto vantaggiosi (nell’antichità il più vecchio era considerato il più autorevole, addirittura un previdente) che assistono e donano fantastiche immunità contro le false notizie e contro le armi proprie ed improprie. Ma, se è vero che la storia è scritta dai vincenti, chi ha dominato il mondo dopo la Seconda guerra mondiale? Rispondi e sarai libero anche se incatenato al montaggio nell’officina o al computer nell’ufficio. Risponditi e non sarai ridotto in resti resi irriconoscibili dall’impensabile arma ultramoderna della subdola guerra del loro sistema economico, del loro sistema mercato, della loro ricerca per il massimo profitto privato, per il massimo disastro collettivo. Tieni sempre presente che Marx diceva che gli economisti assomigliano ai teologi, i quali stabiliscono due sorta di religioni: ogni religione che non sia la loro è un’invenzione degli uomini, mentre la loro è un’emanazione di Dio. (Ricordo da un racconto di Irina).

POVERO RATTO

Sembrava proprio la sua auto

che infilava quella strada

mentre passava prima del ponte

per recarmi puntuale all’appuntamento.

Da tempo pensieri insalubri

sui suoi enormi ritardi

da quando ammise piccole bugie

da quando parlò di esperienze da fare.

Povero ratto da laboratorio

perché ti illudi ancora?

-Renzo Mazzetti-

[ “Miraggio (Libro quinto)”

San Miniato, anno 1998 ].

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