TOGLIATTIANO

giovedì, 14 novembre 2019

TOGLIATTIANO

 

 

Sia, l’acre sapore delle lacrime,

per non piangere, inghiottite,

stimolo aspro al lavoro, alla lotta.

-Palmiro Togliatti-

Un’ammiratore di Craxi e seguace di Occhetto, ma traditore dei comunisti martigiani, propose: Vuoi continuare a fare il sindaco di Montopoli? L’operaio piaggista immaginò: non sarò un Fassino qualsiasi che sognarà di avere un’altra banca e neppure un misero Bersani ministro privatizzatore che avrà la bocca di dire: i ferri vecchi non servono; per me, la falce e il martello con la stella dell’unità d’Italia su campo rosso e striscia tricolore, sono e saranno l’immortalità dell’amore per l’Italia e il giovanile ideale per il futuro dei giovani e per la dignità dei lavoratori. Rispose così il piaggista di Pontedera che militava sulla catena di montaggio del “Ciao”, che sentiva e vedeva togliattiano. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).

 

INCONTRO

 

E sentivo

che tu sentivi

quel richiamo

della nostra foresta:

se il vento fischiava

ora fischia più forte…

Un bacio

ad ogni strofa

sulle labbra entusiasma

quello e questo entusiasmo.

Contessa del mondo

nostra unica Patria.

Momenti magici

perenni rivivono

vivono!

-Renzo Mazzetti- (Antologia Incontri, Ragusa anno 2001).

Vedi:

 

 

TAL QUALI (IGNORANZA COMPLESSA)


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