MARE TERRA CIELO
mercoledì, 20 novembre 2019
MARE TERRA CIELO
VECCHIANO DI MARZO (* parte da RAPPORTO FRA SOCIETA’ ENATURA)
Il mare boscaiolo
rumoreggia cupo
inondando il territorio.
Scomparsa è la spiaggia
ricoperta di legname
pare foresta rovinata.
La nostra passata presenza
nel selvaggio paesaggio… -Bicefalo-
Il nulla dichiarò la fine dell’ideologia e, nel primo
Ventennio del XXI Secolo, si avanzava incontro alla nullità, nullità che non si
sarebbe salvata con un’Arca di un Noè. Dopo le ire e gli odi, le armi e le
guerre, le marionettate e le tarantellate del bel Sud e le ballate sull’allegro
liscio del bel Nord o Centro per-in-sù o per-in-giù, o come lo volete chiamare,
fate Voi, ma, però, fate presto, ma più del presto. E, dopo le allegrezze,
passiamo, o no, al riflessivo? Ricordiamoci che siamo tutti, ma proprio tutti,
grandi e unici, ma mortali. E, come diceva nonna Teresina: “ci siamo a veglia”,
cioè: ci siamo, ma per pochissimo tempo. Chi s’illudeva d’essere immortale è
sepolto in un cimitero o è cenere, e, chi s’illude d’essere immortale, prima o
poi, fra pochi anni o molti anni, anch’egli, uguale come tutti, purtroppo ma, e
comunque, lo sarà. Ma, e, pensate, una volta si voleva la Luna, e si acclamava
la fantasia al potere, e si sognava, e, sulle nuvole, addirittura, immaginate,
si costruivano castelli, e non erano gli infantili castelli di sabbia alla
mercè di un’onda qualsiasi, cioè: né di destra e né sinistra. I delinquenti non
erano né falsi né veri, erano soltanto, “onorevoli” o cittadini, gli stessi
ugualmente pezzenti, asociali, miseri delinquenti. (Ricordo da un racconto di
Tirella).
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