ASSOLO E IN CORO

 

sabato, 12 ottobre 2019

ASSOLO E IN CORO

 

 

COMPAGNO!

Oh! P C!

vecchio mio compagno

dolce amico nel combattimento

forse vali-vali più d’un regno

sei la strada della libertà

sei la strada della libertà!

-Bicefalo- (22 giugno 2010)

Sei intonato. Certo! Lo saresti anche tu, per il dolore e per l’amore: all’arrivo (dissero) con squillanti vagiti; a Pisa dal professore Pattinieri con il disperato pianto dei tre anni (che continuò a scoppiare anche a casa, e per tanto tempo, alla sola vista di un semplice indumento bianco; a San Romano con le suore dietro ai frati in processione con Mira al tuo popolo; a Follonica in colonia Coop con Bella ciao dei partigiani; studente a Pontedera con Bandiera rossa degli operai; ventenne piaggista al suono dei tamburi di ferro con Lotta dura senza paura; con Pace! Pace! Libertà! Democrazia! Nei piccoli o immensi, innumerevoli cortei contro i colpi di Stato, contro il terrorismo bicolore, contro le trame nere o rosse dei segreti, contro le guerre, per la difesa dell’Italia e dei popoli; appoggiato al juke-boxe (sempre innamorato di una ragazza, corrisposto o no) cantando: E guardo il mondo da un oblò, m’annoio un po’ … . (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

 

A CARLET (Valencia) anno 1973:

 

COME URAGANO

 

A chi distrattamente cammina

lungo la catena del montaggio

il movimento può apparire fermo

l’officina come un’isola lontana

e le menti sembrare

al sentimento che vede superficiale

in numeri di matricola catalogate.

Eppure vi sono arti e corpi

che si muovono frenetici

come gli arti ed i remi

al ritmo ossessivo dei tamburi

sui grandi legni antichi

e le menti studiano utopie

dove i poveri appaiono in sogni ricchi.

Poi

goccia goccia

come benzina nel motore

l’impegno alimenta

il moto della conoscenza:

Fieri alzano lo sguardo

l’un nell’altro vedono se stessi

e gli enormi perché

diventano risposte precise

prospettive reali e vicine

vere ed efficaci garanzie.

Così

nello slancio fiducioso

in bisbigli di zanzare

esce l’aria dalle bocche

poi le parole come abbaiare

infine come uragano

in urlo prorompe.

-Renzo Mazzetti-

Vedi:

 

SE E MA

 

LA TRAVE NELL’OCCHIO

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