DISARMO PACE PANE PESCE
lunedì, 3 giugno 2019
DISARMO PACE PANE PESCE
I democratici italiani hanno sbagliato e si sono scavati la
fossa nell’imitare gli americani, eppure, anche la celebre canzone napoletana:
“Tu vuoi fare l’americano ma sei nato in Italy… “ ricorda di essere italiano e
di mantenere le peculiarità nostre. Però, molteplici azioni criminali (aperte
alla luce del sole e chiuse nel buio della segretezza) vengono intraprese per
non applicare la Costituzione antifascista, la più avanzata e bella del mondo,
nata nel periodo che contrassegna la sconfitta del fascismo e della monarchia
con l’avvento della pace e della Repubblica democratica. Periodo fondamentale
paragonabile al “chiudersi del Medioevo feudale, l’aprirsi dell’era capitalista
moderna contrassegnati da una figura gigantesca: quella di un italiano, Dante,
al tempo stesso l’ultimo poeta del Medioevo e il primo poeta moderno”, citato
nel proemio scritto per il lettore italiano da Engels, al Manifesto del Partito
comunista (traduzione di Palmiro Togliatti). Allora, perché fare una nuova
formazione politica a vocazione maggioritaria, eliminare la ricchezza delle
partecipate e numerose organizzazioni politiche con le soglie di accesso e il
bipartitismo escludente e sterile? Perché ridurre la democrazia italiana ad una
metafora con le scimmiottanti primarie all’americana? Si è ottenuto: la
scomparsa del Partito comunista italiano e la disfatta generalizzata delle
sinistre, l’abbandono della partecipazione di massa dei cittadini alla politica
attiva e alle votazioni, la società imbarbarita in cui le destre vincono a
piene mani ovunque. Il partito nuovo c’era già: il Partito comunista italiano
con la “Via italiana al socialismo” di Togliatti, e questo che si stava
realizzando. E’ per questo che arriva il terrorismo rosso e il terrorismo nero
con il “capolavoro” della politica degli opposti estremismi e, successivamente,
con “Mani pulite” sotto l’egida di: “sono tutti uguali”, “sono tutti ladri”. E,
dopo la vittoria apparente sul terrorismo, è stato lasciato il campo al tiro
dei cecchini e ai demagoghi della “democrazia bloccata”. Non era bloccata la
democrazia e la politica italiana, era bloccato il sistema economico
capitalista internazionale, il quale, ormai visibilmente e totalmente fallito,
si gioca il tutto per tutto arrivando al massimo azzardo il cui nocciolo
principe è il vero e proprio colpo di Stato militare realizzato a Mosca, mai
dichiarato, occulto e sempre occultato che tutto fa crollare: Dal Muro a Mosca,
dalla Muraglia a Mosca, dalla Piazza rossa a tutte le piazze mondiali, dai
movimenti do Liberazione e rivoluzionari internazionali al Patto di Varsavia.
In Italia, l’annientamento dei partiti che fecero la Costituzione antifascista
comporta la revisione costituzionale, la riscrizione “a soggetto” della storia,
il soggiacere inerte all’oppressione del capitale con la potente arma della
gestione del Fondo Moneta Mondiale con ai governi delle nazioni “capi supremi”
narciso-dipendenti e neutri-sterilizzati senza alcuna visione del futuro
progressista di liberazione dal capitalismo per costruire forme di società più
avanzate, ma miseri politici scaduti, dissoluti, succubi delle logiche
monetarie, non certo abili ma fermi contrari alla moltiplicazione del disarmo
pace pane pesce. (Ricordo da un racconto di Therios).
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