LUCE ELETTRICA (TEMPI PEGGIORI)

 

mercoledì, 15 maggio 2019

LUCE ELETTRICA (TEMPI PEGGIORI)

Tempi moderni s’innalzavano con cervelli ben oleati e cuori con ritmi arcani, ambedue umani, con poche perentorie affermazioni e tanti interrogativi. Domande perseguitate e perseguite. Lampi di genio, palpiti di passioni d’odio e d’amore. Sentimenti sinceri con gli occhi rivolti all’Aurora prima dell’Alba e poi il libero Sole. Aurora e Alba due speranze assieme al Tramonto delle cattiverie. Dopo l’ultima guerra mondiale non si era stati mai così cattivi e sadici come lo siamo nei tempi peggiori arrivati. Criminali azioni così subdole quanto laceranti, micidiali fino alla intima personale distruzione di esseri viventi e vegetali di ogni specie in ogni posto del globo. Criminali universali. Duri studi e ricerche, lavori massacranti. Se otto ore vi sembran poche, provate voi a lavorar … Provate voi a stare senza un tetto … Provate voi a stare senza la luce elettrica… E’ evidente, al sentimento umano, che soffrire isolati e soli, odiati da altri tuoi simili, che si è ripiombati nella piena barbara legge della foresta, si è nel pieno della già denunciata legge, attualmente adorata e esaltata del libero mercato inquinante la democrazia e la libertà. Perciò, anche la democrazia e la libertà sono diventate una sporca competizione per le famigerate soglie di accesso, e la concorrenza è per il popolo un sistema di sterminio, scriveva il grande Blanc già nell’800. Il sistema mercato con la concorrenza riporta tutto allo stato schiavo. La pancia piena non crede a quella vuota. Lo sporco è più pulito di un certo pulito. Questione di realtà, di coscienza di classe, di sensibilità ancora umana, di amore universale. Lontano rimbomba L’Internazionale. (Ricordo da un racconto di Rita).


Un sorriso non più bianco
non più nero né giallo…
-Renzo Mazzetti-

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