ELISIR VITALE

 

mercoledì, 29 maggio 2019

ELISIR VITALE

La libertà nel canto del grande Gaber è: La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione. La società s’imbarbarisce, e, assieme agli esseri viventi, anche tutto il mondo distrugge. Le cause? La fondamentale è quella della mancata attiva partecipazione democratica di tutto il popolo. Tale libera partecipazione trova tanti ostacoli. Prima era una questione di censo in cui soltanto chi aveva titoli nobiliari, possedeva terre immobili denaro, partecipava e veniva anche “eletto”. Poi, nella dittatura fascista, c’era l’esclusione dal voto delle donne, ma gli uomini votavano per il Duce, oppure: manganello, tortura, esilio, confino, carcere, assassinio. Nel primo ventennio degli anni duemila dopo Cristo si ritornava indietro prima del titolo nobiliare, del mascherato censo e dell’aperto assassinio politico. La libertà e la democrazia non sono vere se non rispettano la vera libera piena partecipazione e la vera uguale possibilità di tutti di essere, nel contempo, elettori ed eletti. Questa pratica è l’elisir vitale dell’uguaglianza socio-politica che completa l’uguaglianza davanti alla legge. La possibilità di partecipare alle liste per porsi al giudizio degli elettori ha già la soglia di accesso rappresentata della raccolta delle firme, e la “governabilità” ha tante modalità per costruire tanti tipi e forme di governo. Perché, che senso ha, se non una violazione dei diritti umani, l’avere posto un ulteriore ostacolo alla partecipazione con l’invenzione della famigerata soglia di accesso? (Ricordo da un racconto di Therios).

LA DEMOCRAZIA

La democrazia nega
la legge del più forte
il silenzio dei più deboli.
La democrazia pretende
impone la partecipazione
il divenire degli ultimi.
-Renzo Mazzetti- (6 novembre 2014 ore 10,53)

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