PETO E FURBETTO
mercoledì, 20 febbraio 2019
PETO E FURBETTO
Cera una volta una modernità che faceva la birichina, ballettava sull’ironia, sbeffeggiava l’autorità, non tutta, beninteso, ma quella di quel sindaco che, beffardo e presuntuoso premiava la spazzina volontaria. Quel premiare avrebbe avuto valore, sarebbe stato sincero e apprezzato se ricevuto dalle autorevoli mani dimissionarie per manifesta incapacità di tener pulita la città. La novella continuava così: C’era una volta un sindaco un po’ ipocrita e un po’ furbetto carente nella pulizia del paesello. Una signora non ne poteva più di quella sporcizia e con la ramazza si mise a scopare il marciapiede e la piazzetta nei pressi della propria abitazione. Scopa oggi scopa domani ricevette una bella medaglia, scopa oggi scopa domani ricevette una coppa, scopa oggi scopa domani ricevette un nastro rosso e giallo, scopa oggi scopa domani… sss… : il bimbo si è addormentato con un sorridente respiro, è rilassato così tanto che dal piccolo profondo rumoreggia un grande peto. (Ricordo da un racconto di Tirella).
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