ONU SAN FRANCISCO 25 APRILE 1947 (RESPONSABILITA’ DELLA NOSTRA ESCLUSIONE) L’EUROPA UNITA NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA

giovedì, 31 gennaio 2019

ONU SAN FRANCISCO 25 APRILE 1947 
(RESPONSABILITA’ DELLA NOSTRA ESCLUSIONE) L’EUROPA UNITA NEL CONSIGLIO DI SICUREZZA

Il 25 Aprile a San Francisco i delegati di 49 Stati della grande coalizione anti-hitleriana si riunirono per fondare una organizzazione internazionale, capace di garantire al mondo una lunga pace, basata sulla collaborazione, in perfetta uguaglianza di diritti di tutte le nazioni del mondo. La luminosa vittoria sugli eserciti fascisti era solo questione di ore: le truppe sovietiche erano a Berlino, l’Italia settentrionale era insorta. Nella grande sede della conferenza tutti sentivano che era presente la figura di un grande scomparso: Roosevelt, uno dei principali animatori dell’alleanza vittoriosa. L’organizzazione che stava per nascere era il frutto di una collaborazione durata per quattro anni su tutti i campi di battaglia del mondo. Il sangue di milioni di morti sembrava essere garante della sua efficacia e della sua compattezza. Essa era ancora tutta impregnata dello spirito di quella collaborazione e doveva sancire tutti i principii che l’avevano resa possibile. L’idea stessa che ispirava la sua creazione era nata durante la guerra. Il nome di Nazioni Unite era stato coniato per battezzare la coalizione antifascista, il 1° gennaio 1942, un mese dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti, allorché 34 Stati avevano firmato una dichiarazione comune che li impegnava a condurre una lotta senza tregua e senza paci separate contro gli Stati fascisti, e avevano sottoscritto, come principii fondamentali della loro politica, gli otto punti della Carta Atlantica. Fu a Mosca, alla fine di Ottobre 1943, durante la prima conferenza dei ministri degli esteri di Stati Uniti, Gran Bretagna e dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, che il progetto di una organizzazione mondiale per la pace fu per la prima volta formulato ufficialmente. La dichiarazione fu sottoscritta anche dal governo Cinese. Un anno dopo, il 21 Agosto 1944, i delegati dei quattro governi si riunirono a Dumbarton Oaks, nei pressi di Washington, ed elaborarono i principii fondamentali dello statuto della futura organizzazione. Responsabilità della nostra esclusione. In occasione della VI Assemblea generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite del Novembre 1951 che si tenne a Parigi al Palais Chaillot e nel quadro della quale si riunì anche il Consiglio di Sicurezza, fu sollevato il problema dell’ammissione dell’Italia quale membro dell’Organizzazione. L’Articolo 4 dello Statuto dell’ONU stabilisce che “l’appartenenza alle Nazioni Unite in qualità di membro è aperta a tutti gli Stati amanti della pace che accettino gli obblighi contenuti nello Statuto e che, a giudizio dell’Organizzazione, siano capaci e disposti ad adempiere tali obblighi”. Ed aggiunge che “l’ammissione quale membro delle Nazioni Unite di uno Stato che adempie a tali condizioni, è effettuata con decisione dell’Assemblea Generale su proposta del Consiglio di Sicurezza”. Perciò la decisione l’avevano le cinque grandi potenze membri permanenti del Consiglio di Sicurezza, e cioè: Cina, Francia, Inghilterra, Stati Uniti d’America e Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche. Il problema venne a porsi, già alla fine del 1947, in seguito alla stipulazione dell’entrata in vigore del trattato di pace tra il nostro paese e gli Stati vincitori della seconda guerra mondiale. Il problema dell’ammissione dell’Italia all’ONU si presentava collegato al problema dell’ammissione di tutti gli altri Stati ex nemici: Ungheria, Romania, Bulgaria, Finlandia con i quali, nel corso del 1947, gli Stati vincitori avevano perfezionato gli accordi di pace. L’impostazione unitaria e globale del problema dell’ammissione degli Stati ex nemici con i quali si era conclusa la pace (impostazione che, prima ancora di essere difesa dall’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, che fra l’altro l’aveva allargata a tutti i 14 Stati su cui pendeva la domanda d’ammissione), era suggerita dalla natura stessa delle cose oltre che dagli scopi e dallo spirito dello Statuto, si era sempre scontrata contro il veto degli Stati Uniti, dell’Inghilterra e della Francia in Consiglio di Sicurezza. Questi ultimi governi pretendevano di deliberare separatamente per l’ammissione dei vari Stati ex nemici, con lo scopo di ostacolare l’ingresso all’ONU di altri Stati che non fossero l’Italia; così facendo discriminavano alcuni Stati e non osservavano lo Statuto; l’Articolo 1° :”mantenere la pace e la sicurezza internazionale prendendo efficaci misure collettive per prevenire e rimuovere le minacce alla pace, per reprimere gli atti di aggressione, per conseguire una pacifica composizione delle controversie e delle situazioni internazionali costituenti una minaccia per la pace; 2° : di sviluppare tra le nazioni relazioni amichevoli fondate sul rispetto del principio dell’uguaglianza dei diritti e dell’auto-decisione dei popoli, in modo da rafforzare la pace universale; 3° : di conseguire la cooperazione internazionale nella soluzione dei problemi internazionali di carattere economico, sociale, culturale ed umanitario, promuovendo e incoraggiando il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali per tutti senza distinzioni di razza, di sesso, di lingua o di religione”. Macron, detto il grosso, vuole la Germania nel Consiglio di Sicurezza e fa una politica da potenza con la grande forza dannosa, divisiva, pericolosa, lesiva dello spirito e principii dell’ONU. Dopo accesi dibattiti il grosso si sgonfiò e ritirò il suo piccolo membro. L’Europa unita espresse il nuovo e unico rappresentante nel Consiglio di Sicurezza.

INDOVINA L’INDOVINELLO: CHI E’ L’AUTORE ?
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EUROPA CHA-CHA-CHA (CANZONE)
La procedura-la procedura, la procedura
Europa-Europa, Europa che ne fa?
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha,
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha.
A noi conviene, a noi conviene
andar via di qua, andar via di qua?
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha,
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha.
A noi conviene, a noi conviene
andar via di qua, andar via di qua?
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha,
Europa-Europa, Europa cha-cha-cha.
-Renzo Mazzetti- (10 Dicembre 2018)


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