venerdì, 5 ottobre 2018
BUON SENSO (IL SALTO DELLO SCANZONATO)
Voglio una vita spericolata, irradia nell’immortalità il
gran canto del mitico Vasco. Vita spericolata? Però, il buon senso? Il buon
senso vale per muoversi con il motorino e perciò devi sempre indossare
correttamente il casco. Per vivere, per imparare a vivere liberi e felici ci
vuole la sconsideratezza del fantastico, l’impulso dell’entusiasmo, l’energia
nell’agire dello scanzonato e spiccare un grande salto. E, poi? Andare sempre
più in alto per meglio vedere pensare e ragionare di come e perché il baratro è
sempre evocato, minacciato. Sapere che occorre la macchina adatta per il
movimento terra, il lavoro e lo studio convinto e duro, per trasformare il
baratro in una bella pianura da coltivare o da dipingere in campo di calcio.
Allora, quel baratro terribile che minaccia di inghiottire tutto e tutti di
quel professore? Quello che ai giovani diceva che non è pensabile avere lo
stesso lavoro per tutta la vita? Quello nominato senatore a vita? Sì, quello,
perché lo diceva? Per buon senso? No! Allora? Lo diceva e lo dicono per
impaurire e beffare i giovani, per continuare a godere sempre di più dei bassi
privilegi. (Ricordo da un racconto di Tommy detto Tom).
TANTI MA NUOVI
Il nuovo partito moderno e proiettato nel futuro sarà
liquido e snello,
semplice e pratico, velocissimo e bello. Sarà bello andare a
votare
liberati dall’Ideale, dell’Ideologia marxista,
dall’ossessione della lotta di classe
e delle politiche del cambiamento per superare il
capitalismo.
Sarà bello costruire il nuovo orizzonte della democrazia
occidentale,
attuale ed educato, cortese e senza più nemici, senza più
etiche barriere.
Sarà bello diventare tutti amici, onorevoli borghesi
avversari gentili, belli e puliti.
Sarà bello lo sbarramento con un alto gradino per l’accesso
alla direzione delle Istituzioni democratiche. Sarà bello
sfoltire
la partecipazione di massa alle votazioni e finirla con la
libertà
di tutti e per tutti uguale. Sarà bello non più discutere e
non più dialogare,
confrontare i programmi elettorali e le visioni del mondo,
costruire sintesi e alleanze per governare. Sarà bello,
finalmente,
ridurre la partecipazione alle votazioni almeno a meno della
metà
e la stessa sera, appena chiusi i seggi elettorali, sapere
chi ha vinto
e la personalità posta a capo del nuovo governo.
Ma, le Sezioni del PCI?
Nel mio paese c’è stata una bella riconversione
in linea armonica con il sistema mercato e le
privatizzazioni:
nei locali del PCI è sorto un bel negozio di abbigliamento
e la bacheca del giornale murale è stata riconvertita
in colorata e bella pubblicità commerciale.
Sarà felice la bella Ideologia vincente del potente e del
capitale,
del fondo moneta mondiale, dei sistema Europa? Speriamo.
Una nicchia comoda e tranquilla nel Parlamento si troverà.
Sempre? Sarà quel che sarà.
Faremo una grande manifestazione nazionale,
parola d’ordine: “Tanti ma nuovi”.
-Renzo Mazzetti-
(22 Settembre 2018)
Vedi:
GIURAMENTI E GIRAMENTI (27 Settembre 2018)
Commenti
Posta un commento