LA STORIA

 

lunedì, 6 agosto 2018

LA STORIA

La storia l’hanno tramandata i vincitori con lo scalpello, il pennello, l’inchiostro; i vinti l’hanno scritta con il sangue, ma la terra ha assorbito tutto. La verità storica [pomposamente si sentenzia] ma, senza riflessione né archeologica ricerca, siamo sicuri che quella conosciuta è la vera veramente? Non credo. Di quel che sappiamo [per esempio della supremazia religiosa sopra ai regnanti del tempo] delle persecuzioni, torture e orrende morti, come possiamo fidarci della storia conosciuta in cui quasi nessuno sapeva leggere e scrivere, e quella orale distrutta con le carneficine? Come possiamo fidarci delle trascrizioni fatte dai religiosi e dai cortigiani? Non sentite la mancanza dei libri bruciati che negli enormi falò illuminavano per l’ultima volta il buio dell’ignoranza? Non sentite la mancanza degli anni di vita feconda di idee bruciate sui roghi dei forti? (Ricordo da un racconto di Tirella).

 

PRIMA DI TUTTO VENNERO A PRENDERE GLI ZINGARI

 

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari

e fui contento, perché rubacchiavano.

Poi vennero a prendere gli ebrei

e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.

Poi vennero a prendere gli omosessuali

e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.

Poi vennero a prendere i comunisti

e io non dissi niente, perché non ero comunista.

Un giorno vennero a prendere me

e non c’era rimasto nessuno a protestare.

-Brecht Bertolt-

Vedi:

 

TUNICA ROSSA (4 Luglio 2018)

 

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