PERDONO
martedì, 24 luglio 2018
PERDONO
Dedico al capitano d’industria, in questi giorni elevato
agli altari dei santi e degli eroi del sistema mercato del capitalismo, la
poesia: “Mascalzone”. E mi vien naturale sorridere alla famosa livella di Totò.
Poi, fiero, a Marx: Gli economisti assomigliano ai teologi, i quali
stabiliscono due sorta di religioni: ogni religione che non sia la loro è
un’invenzione degli uomini, mentre la loro è un’emanazione di Dio. Poi,
commosso, a Levi: Padri nostri di questa terra, Mercanti di molteplice ingegno,
Savi arguti dalla molta prole, Che Dio seminò per il mondo, Come nei solchi
Ulisse folle sale: Vi ho ritrovati per ogni dove, Molti come la rena del mare,
Voi popolo di altera cervice, Tenace povero seme umano. E poi, dolce in fondo,
a Gesù, in cui, anche lui, uno dei primi martiri che ci sono stati dati a
conoscere, non perdonò in prima persona, ma gridò: Padre, perdona loro che non
sanno quello che fanno. (Ricordo da un racconto di Vasco).
MASCALZONE
Chi è stato
nella sua vita
mascalzone
in questo mondo
reale e definito
e in quell’altro
perpetuo e indefinito
resta sempre
comunque
certo e vero
eternamente
mascalzone.
-Renzo Mazzetti-
(1 Agosto 2013)
Vedi:
PIDINI SCAGNOZZO (16 Luglio 2018)
OTTIMISMO
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