APPLAUSO GIORNALISTICO
sabato, 2 giugno 2018
APPLAUSO GIORNALISTICO
Dopo la Liberazione segue la Costituzione della Repubblica.
I padri e i figli sono sacrificati sugli altari del capitale speculativo
terrorista giocherellone gemello del salato patto atlantico. (L’antica gladio
fortifica la trincea con le potenti armi e le segrete genuflessioni durante i
servizi nelle funzioni inenarrabili dal popolo inimmaginabili). Le risate delle
borse, i ghigni dei mercanti di armi e dei monarchi delle guerre, si sentono
persino dal Polo Nord. E arrivano i così, giornalisticamente e politicamente
definiti, populisti, e la trama ossessiva prosegue, segreta, impietosa,
reazionaria. Misteriosa rimane la stimolante fonte, salutata da un inusuale
applauso, ancor di più ridicolo, proprio e perché amplificato dai luoghi in cui
a tutti sembrava si tenesse alle forme e alle sostanze, alle prerogative, alla
prassi, alla indipendenza, alla autonomia del capo di uno Stato, alla dignità
di un popolo, all’indipendenza dell’informazione. Quel povero piccione
innocente, immortalato dal famoso cellulare, è spennato da un disperato
innocente. Si apre la gara del tiro al piattello? (Ricordo da un racconto di
Ariella).
Realtà
Gli intimi spiriti
si sono liberati da tutte le superstizioni
e vivono sereni.
Nell’economia e nella finanza
eliminato il sistema mercato
è scomparso lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.
Gli umani sono diventati migliori degli animali.
La felicità gioiosamente volteggia nella purissima aria.
Finalmente abbiamo un papa donna.
Il marxismo è superato.
-Renzo Mazzetti-
(Sabato, 24 Marzo 2012)
W POPOLO & REPUBBLICA
Vedi:
AMBIVALENZE (23 Aprile 2018)
PUNTO DI VISTA
UNA BELLA CANZONE
AGGIORNAMENTO
Commenti
Posta un commento