lunedì, 21 maggio 2018
COLATA DELLA PACE
Il futuro si nutre del passato e diviene presente, è il
motto della terza pagina di “Miao!”. Segue l’articolo sulla siderurgia. La
produzione di ghisa, acciaio e leghe di ferro, è, tra le attività fondamentali
della vita economica di un paese, un ramo industriale chiave da cui dipendono e
su cui poggiano tutte le altre attività: dalla produzione di utensili a quella
dei mezzi di trasporto: navi, automobili, eccetera, dalle macchine utensili
all’edilizia. All’ ILVA, abbandonata dalla direzione, gli operai mandano avanti
la produzione, e, anche con l’aiuto della popolazione che raccolse oltre 300
tonnellate di rottami, impostano una nave. Marzo 1951: la prima grande “Colata
della Pace” … i croccantini interrompono con il loro attraente suono. (Ricordo
da un racconto di Maya).
RIVIVE PER LE NOSTRE MANI
La materia
rubata all’utilità dell’armonia
dal suo essere nel voler essere
con altre materie nell’ambiente naturale
appare alla superficie
per un’arte che il silenzio-chiasso
del tempo secco o piovoso,
ventoso, assolato o nuvoloso
vede la montagna, la ghiaia, la sabbia
la terra, l’albero, l’acqua,
gli animali, l’uomo e la donna.
L’uomo e la donna:
materie e spiritualità,
istinti e sentimenti,
cervelli e pensieri;
intelligenze da decenni costruite
nelle esperienze tramandate
ricercate, scoperte e studiate
costruiscono facendo rivivere.
Ed ecco il lavoro
l’arte più valida
dal potente sfruttata
nel dare ricchezza solo alla ricchezza
nel dare fatica e alienazione
e morte per sopravvivere
all’uomo e alla donna poveri
semplici artisti inconsapevoli.
Non è forse arte
arte sfruttata viva
quando il minatore estrae,
il siderurgico cola,
il metallurgico modella,
il metalmeccanico costruisce?
E muove, ferma, riparte.
L’artista genio
dal blocco di marmo
con scalpello e mazzuolo
liberò un angelo!
-Renzo Mazzetti-
(Verso Levante, Poesie del mio autunno caldo, Bologna 2009)
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