COSTANTE E VARIABILE

lunedì, 22 maggio 2017

COSTANTE E VARIABILE

Il capitale costante viene impiegato per procurarsi i mezzi di produzione, e il cui valore passa, senza variare, nel prodotto finito; e il capitale variabile viene impiegato per procurarsi la forza-lavoro. Il valore del capitale variabile non rimane invariato ma aumenta durante il processo del lavoro, creando il plusvalore. Nel processo di sviluppo del capitalismo e della sua trasformazione in socialismo, ha enorme importanza il fatto che la parte costituita dal capitale costante, nella somma totale del capitale, aumenta più rapidamente della parte costituita dal capitale variabile: di quella parte, cioè, destinata ai salari. Ne nascono, in conseguenza, da una parte l’aumento della disoccupazione e dall’altra la concentrazione di capitali in poche mani. Con l’aumento della disoccupazione, però, diminuisce il potere di acquisto della società: il disquilibrio fra l’eccesso di produzione da un lato e la riduzione del potere di consumo dall’altro genera le rovinose crisi economiche. E’ questo il sistema anarchico della produzione capitalistica. Socialismo, invece, significa organizzazione della produzione secondo un piano sociale, il quale utilizza a vantaggio dell’intera umanità le immense risorse materiali dell’universo e l’infinito sviluppo della scienza e della tecnica, impiegate a fini della produzione e non della distruzione. (Ricordo da un racconto di Irina).

 

O UOMINI FRATELLI (parte)

 

O uomini fratelli che vivete

 

dopo di noi, il cuor non indurite

 

contro di noi, che se pietà ci avete

 

Iddio vi renderà grazie infinite…

 

Noi la pioggia dirotta ha rammollati

 

e il sole disseccati ed annegriti.

 

Le piche e i corvi gli occhi ci han scavati,

 

e barba e sopraccigli son carpiti.

 

E senza posa siamo perseguiti

 

dal vento come passa e come varia…

 

-Francesco Monteorbier Villon-

 

Vedi:   PIU’ O MENO (20 Aprile 2017) 

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