OPTIMUS DEI POVERI DISPERATI

domenica, 29 gennaio 2017

OPTIMUS DEI POVERI DISPERATI

Walter facce volar, gridavano i romani, ma il cielo non prometteva niente di buono. Accanto al “Si può fare” troneggiava uno slogan nuovissimo: “Io sono ottimista”. Il leader dei poveri disperati sentiva di potercela fare. Aveva chiuso con il passato, Egli era già futuro. Noi, diceva, siamo il futuro. Aveva riempito le piazze ed erano tornati i giovani. Io, diceva, se perdo, non lascio e sarò di buon umore comunque, perché continuerò per vincere la prossima volta. L’Homo democraticus, optimus dei poveri disperati, viaggiava nell’Italia per cambiare l’Italia. Ma, non più rimbombava, determinata e austera, quell’Internazionale dei Lavoratori, Bella Ciao della Liberazione, Bandiera Rossa della Rivoluzione. L’Inno di Mameli solo quasi sperduto, per tutti o per nessuno? Pensa, andava eseguito con tutti gli altri. Il Tricolore italiano? Sempre esposto con la Bandiera Rossa. Allora? Ma quel “walter” (da risata televisiva) si sentiva prossimo alla vittoria. Perché? Il buono spesa ai tre milioni che sono in difficoltà; diminuzione delle tasse; mai più condoni; scuola, scuola, scuola; rivoluzione ambientale; disabili; donne; inaccettabile sarà la disuguaglianza; legalità, legalità, legalità; sono stufo di vedere gente che sputa sulla Costituzione salvo quando deve giurarci sopra per andare al governo e per prendere l’auto blu per andare a cena. Poi: baci, abbracci, strette di mano, sventolio di bianche e di tre colori bandiere (indovinate quali), al posto dell’inno nazionale, canzonette (indovinate quali). Smise pure di piovere. (Ricordo da un racconto di Vasco).

NO TRIV (parte)
Ma, il governo?
Ma il mare si alza
ancora di più
perché quel metano
poi noi lo bruciamo.
E l’aria si scalda
per questi gas serra,
i poli si sciolgono
i mari s’ingrossano.
Venezia non muore
per fato o natura,
è l’uomo la bestia
feroce che uccide.
Le Tremiti, Dalla
voleva salvarle,
Ravenna, Agrigento,
l’Italia venduta.
Trivella, Matteo
trivella con l’Eni
noi fessi, noi sudditi
battiamo le mani.
-Michele Boato-

 Vedi:   IDEAZIONE (18 dicembre 2016)


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