DIVA IMMORTALE
lunedì, 9 gennaio 2017
DIVA IMMORTALE
L’artista esprime la sua arte per mezzo del personaggio rappresentato, altri strumenti: luci e aspetto fisico, mimica e scenografia, parola e musica, pubblicità e amicizia, non solo sono insufficienti ma diventano deleteri. La grandezza peculiare della interpretazione è lo spirito del personaggio interpretato che rapisce il pubblico, emoziona, libera il sentimento. E’ lo spirito che diventa reale percezione nell’atmosfera dall’arte creata. E’ lo spirito del personaggio interpretato che diffonde rapimento ed emozione liberando ad ogni singolo spettatore la coscienza nella miriade di sensazioni. Perciò l’interprete deve essere anonimo, semplice cittadino quasi sconosciuto perché, non è la personalità di se stesso che viene rappresenta, ma, ovviamente, quella del personaggio. Meno si conosce l’artista più efficace, arte pura, diventa l’interpretazione. Il divismo è un crimine contro la creazione. E’ l’opera e lei soltanto centro di totale attenzione, immortale, diva protagonista. L’artista, che possiede sembianze e personalità naturalmente adattabili al ruolo interpretato, è una rarità che raggiunge l’eccellenza, purché nella vita privata non conceda spazio alla mondanità. La creazione artistica non è di vostro gradimento? La misura è nel grado di umanità conseguita, è l’agire con la mentalità da indice e rogo o, al contrario, che comprende. (Ricordo da un racconto di Ariella).
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