MAGNA CHARTA

 

venerdì, 11 novembre 2016

MAGNA CHARTA

 

 

Se Dante avesse modo di leggere la Costituzione e poi fare il punto della situazione in cui si trova l’Italia, riscriverebbe il verso: “Le leggi son, ma chi pon man ad elle?”. La legge suprema c’è, infatti, e ottima. La nostra Carta è universalmente riconosciuta come la più moderna, la più avanzata, è una costruzione giuridica animata da una filosofia politica che tradotta in pratica sarebbe certamente madre di uno Stato giusto, rispettoso dei diritti dei vecchi, dei bambini, delle donne, dei lavoratori. “Ma chi pon man” alla Costituzione? Questo testo, che dovrebbe essere il sacro vademecum del cittadino ma soprattutto del governante, di tutti coloro ai quali dovrebbero pesare responsabilità pubbliche, è quasi ignorato. Apri una pagina a caso, leggi un “principio” qualsiasi e dai un’occhiata attorno per controllare se questo principio è stato rispettato, e hai la prova immediata del sistematico vilipendio al quale è stata sottoposta la nostra “magna charta”. “La Repubblica tutela il paesaggio”, e l’Italia è ridotta a uno sconcio urbanistico e architettonico. “La Repubblica italiana è fondata sul lavoro”, e il numero di disoccupati raggiunge livelli vergognosi. (Ricordo da un racconto di Tirella).

 

TRASFORMAZIONI (parte)

 

3. Gli uomini.

 

Operai, spole che percorrete l’azzurro telaio del mattino!

 

Voi, piedi dell’arcobaleno sospeso nel cielo!

 

Proiettate le vostre braccia come razzi nel cielo,

 

voi che, stanchi, v’inclinate come barche al vento marino!

 

Voi che v’affollate in gruppi come rododendri fioriti

 

e, disperati, v’isolate come gocce di luce;

 

voi che quando per il lavoro vi dibattete, o l’odio o la passione

 

come tutte le bestie fremete, che sudano e lottano;

 

voi che contorti per il dolore apparite come foglie di faggio accartocciate,

 

voi che come gatti v’arrotolate nel sonno, voi che in rivolta v’ammassate

 

vibranti come uno sciame d’api, voi che cadete a terra

 

e quali baccelli di fagioli imputridite; ma cosa siete voi, oh multiformi?

 

-David Herbert Lawrence-

 

Vedi:   LA CAMPATA (30 settembre 2016)

 

LA ROTTAMANDA (26 maggio 2016)

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