CANI MATTI GATTI NERI
giovedì, 10 novembre 2016
CANI MATTI GATTI NERI
Quando un popolo era vinto e sottomesso da un altro e una
civiltà spariva per fare posto all’altra, i nuovi dominatori dichiaravano false
le divinità dei vinti e imponevano la propria religione. Ma il popolo non
abbandonava le credenze e continuava ad adorare di nascosto gli antichi Dei.
Nel tempo il carattere delle divinità si snaturò nei demoni e la loro
adorazione si rivelò come culto contro Dio. I potenti inventarono le streghe e
gli stregoni, la magia nera, diavoli trasformati in Barbagianni nelle foreste
oscure e infernali. Nel Medio Evo non solo vi furono processi per stregoneria,
ma erano frequenti quelli contro le bestie. Un orso, che aveva sbranato due
giovani contadine a Magonza, venne condannato all’impiccagione, subito eseguita
sulla pubblica piazza. Un maiale, che aveva sbranato una bambina in Normandia,
fu condannato alla decapitazione. Un cavallo, a Clermont-Ferrand condannato per
omicidio, fu giustiziato. Una cavalla a Aix fu bruciata viva. Per i topi e gli
insetti si faceva un esorcismo. I cani arrabbiati dovevano essere mutilati a
poco a poco a seconda del numero delle persone morsicate e, di solito, si
cominciava con il taglio delle orecchie, poi della coda, poi di una zampa, e
così continuando fino a farli morire. Si credeva che il demonio assumesse
spesso le sembianze di una capra o di una scrofa. Le bestie dal pelo nero erano
particolarmente maltrattate e sacrificate, perché quello era il colore
preferito da Satana. Del gatto nero, del corvo, della civetta si aveva un vero
terrore. (Ricordo da un racconto di Rita).
LODE AL GUFO
Per i tuoi occhi attenti
Per il tuo soffio ribelle
Per le tue ali libere
T’ammiro grande gufo
Difensore degli oppressi
Contro gli oppressori
A te soletto saggio moderno
Della Cavalleria l’antico fregio.
-Renzo Mazzetti-
(12 settembre 2015)
Vedi: LA DOMINAZIONE
DI DEO RENZETTI (21 settembre 2016)
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