LEGGI PERPETUE
mercoledì, 3 agosto 2016
LEGGI PERPETUE
Nei primi anni cinquanta, per dare una parvenza di legalità
a provvedimenti che contraddicevano le leggi nuove, si riesumavano quelle
antiche. Per non far partecipare la delegazione italiana al congresso dei
popoli per la pace, il Ministero dell’Interno annullò i passaporti per l’Austria,
e ciò non era in contrasto con la Costituzione del 1948 perché il provvedimento
era autorizzato da un regio decreto legge dell’anno 1901. Nel Parlamento
scoppiò una grande risata. Per giustificazione: Pensate, disse un onorevole,
che esiste una legge dello Stato Pontificio del 1841, secondo la quale ciascuno
è tenuto, a rischio di gravi pene, a denunziare alla polizia un altro cittadino
quando gli risulta che costui ha rapporti con il diavolo. (Ricordo da un
racconto di Tirella).
ORE ZEROTRE (parte, dedicata a tre opinionisti)
Un gallo canta
ripetutamente stridulo
gli risponde un altro
ripetutamente rauco
e un altro ancora
risponde ridicolo.
L’immagino spennacchiati
senza cresta né coda
perché mi fanno rabbia.
-Renzo Mazzetti-
Vedi: MONTAGNE RUSSE (2 luglio 2016)
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