UN MAESTRO BURLESCO

giovedì, 11 agosto 2016

UN MAESTRO BURLESCO

Prendi la chiave, disse Luigi, domani aprirai tu la sede dell’Inca: io vado ad accompagnare i ragazzi a Maresca al campeggio. Luigi era un gran cavaliere: in sella alla sua Vespa veniva giù a rotta di collo per le curve bestiali di San Miniato; arrivava quasi puntuale a tutti gli orari fissati per le permanenze in ogni paese; difficilmente una sua pratica trovava “esito negativo”. Tutti, in Santa Croce e dintorni, gli volevano un gran bene. Spesso mi canzonava con: “Sei proprio un politico”, un raro e bel complimento fatto da uno dei miei migliori maestri. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

E L L E N T O N
E’ difficile capire perché
la nostra città
dev’essere distrutta
per fabbricare una bomba
che distruggerà
la città di altra gente
che vuol bene alla sua
proprio come noi ne vogliamo alla nostra
troviamo che per far questo
hanno scelto il posto più bello
non solo degli U.S.A.
ma di tutto il mondo
vogliamo bene
alla cara e brava gente
che vive nella nostra città.
-Anonimo-
(Scritta sul cartello all’entrata della città, anno 1950)

 Vedi: LO SCUDO DI PALLADE (28 luglio 2016)


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