FRATELLO PARTIGIANO
venerdì, 27 maggio 2016
FRATELLO PARTIGIANO
Ai tempi dei miei vent’anni, mia madre non volle mettere il
telefono in casa e diceva: “Voglio vivere serena, chi ci vuole sa trovarci lo
stesso”. Difatti, nel primo pomeriggio di uno dei giorni più bollenti del mio
autunno caldo, appena in casa, da sotto la finestra, mi sentii chiamare: era un
nostro vicino che portava la notizia: hanno telefonato al Bar, devi andare
immediatamente in Comune a Pontedera perché hanno arrestato tre compagni
Delegati del Consiglio di Fabbrica. In Comune c’era un grande frastuono; la
gente era talmente numerosa che, per raggiungere l’ufficio del Sindaco, fu come
scalare la cima più alta della Terra. Il Segretario della Federazione Unitaria
Metalmeccanici, dopo aver illustrato la situazione, terminò con una notizia
molto confortante: Il compagno Smuraglia di Milano farà parte del collegio dei
difensori degli operai della Piaggio. (Ricordo da un racconto di Rita).
I N C O N T R O
E sentivo
che tu sentivi
quel richiamo
della nostra foresta:
… se il vento fischiava
ora fischia più forte…
Un bacio
ad ogni strofa
sulle labbra entusiasma
quello e questo entusiasmo.
Contessa del mondo
nostra unica Patria.
Momenti magici
perenni rivivono
vivono!
-Renzo Mazzetti-
(Antologia Incontri, Ragusa 2001)
Vedi: LENZUOLA BIANCHE DIPINTE (1 aprile 2016)
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