SALE E TABACCHI
giovedì, 7 aprile 2016
SALE E TABACCHI
La guerra: conflitto armato con la conseguente situazione di emergenza; tutti cercano di danneggiarsi indipendentemente dall’intima volontà delle popolazioni; scatenamento dell’aggressività monopolizzata dallo Stato. Una famosa espressione di Freud: “come il sale e i tabacchi”. La banda: raggruppamento di fuorilegge che obbedisce a un capo e si ritiene superiore alla legalità e al popolo. La guerra del commercio e del mercato, delle materie prime e delle fonti energetiche, delle monete e delle borse valori. La guerra tra bande fu una delle caratteristiche nel periodo della “dittatura della democrazia” in cui la “critica” (da uno studioso di cui non ricordo il nome) fu solennemente decretata morta e sepolta. Ma, non era viva, la “critica” in quel periodo della definizione “sale e tabacchi”? E, poi negli anni, nei comportamenti successivi, nella definizione di: “guerra tra bande” nella non vita politica di quel periodo, non era la “critica”? La “critica” esisteva già nel primo germe vivente, poi in quello che venne, in quel che morì e in ciò che rimase, in tutto il pulso pensante e non. Persino il nulla non muore e esiste, ogni tanto mi conforta: anche quel nulla è la “critica”. (Ricordo da un racconto di Irina).
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