NOVITA’ FUTURE
venerdì, 14 agosto 2015
NOVITA’ FUTURE
Le prime rottamazioni furono delle catastrofi,
fortunatamente di breve durata: le “novità future” altro non erano che
“innovazioni retrograde”, politiche sperimentate nell’ultimo milleottocento e
primo novecento: “trasformismo parlamentare”, “partito della nazione”, “uno
solo al comando” sono i tre chiari esempi. Per le tante “parole in libertà” e
per le leggi varate, gli storici definirono quei periodi quelli dell’inutile
eloquenza, dell’inganno e della cattiveria. Invece, nei primi anni del
cinquemila, la rottamazione fu molto apprezzata, in particolar modo quella che
interessò l’abbandono dei “palazzi del potere” presi in affitto da secoli a
somme stratosferiche. Con il trasferimento di Parlamenti, Presidenze,
Ministeri, Commissioni, Prefetture, Magistrature, Scuole e Direzioni in edifici
di proprietà pubblica, furono risparmiati tantissimi miliardi utilizzati per
estinguere i debiti e per aumentare gli stipendi dei lavoratori, in particolare
degli insegnanti e le pensioni minime. (Ricordo da un racconto di Vasco).
IL GRANDE
STREGONE
Via il sole via il libro aperto
via la falce via il martello
rottamatore primo fu Bettino.
Poi dalla televisione scese
Silvio il ricco cavaliere
sportivo e buontempone.
Ultimo fu Matteo capo partito
primo ministro e grande stregone
che tutti mise nel calderone.
-Renzo Mazzetti-
(11 giugno 2015)
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