LA MADONNA DELL’UMILTA’
martedì, 28 aprile 2015
LA MADONNA DELL'UMILTA'
Nell’oratorio dei Bini in via Romana a Firenze esiste un polittico attribuito a Baccio D’Agnolo. In questo polittico, ordinato dalla potente famiglia dei Bini, sono state inserite alcune opere: la rappresentazione di San Pietro e di San Bernardo, la bretella con storie dei due santi, l’Annunciazione e una Resurrezione. Il pezzo più interessante e centrale è la Madonna dell’Umiltà di Rossello Di Iacopo Franchi risalente ai primi del quattrocento, il quale, stranamente, lavora ancora “a fondo oro”. Questa Madonna è chiamata: “dell’umiltà” perché è seduta su di un cuscino a differenza delle altre Madonne che sono rappresentate graficamente sedute su di un trono. La Madonna dell’Umiltà, seduta su di un cuscino, ha in collo il Bambino che accarezza ed è molto molto tenera. Quest’opera nel 1931 fu trafugata, sparita, e fu sostituita da un’altra Madonna. Negli anni settanta fu ritrovata in una mostra dell’antiquariato. E’ stata per quarant’anni chissà dove, ora è qui nel centro di questo polittico. Questa Madonna è detta dell’umiltà anche per l’atteggiamento molto della campagna toscana e non è la Madonna in trono abituati a vedere in Giotto, Duccio o se no le Madonne con il Bambino abbastanza adoranti; questa è una contadina toscana che è seduta sul suo uscio di casa con il suo bambino che gioca con lei molto tranquilla e umile; non è una grande anche se si vede ben riccamente vestita, l’atteggiamento non è imperante, non autoritaria, il Bambino che gioca e l’accarezza. Un’altra come questa l’ho vista in un museo parrocchiale vicino a San Casciano. Il pittore ha saputo dare questo tocco di delicatezza alla Madonna, ecco: la santità della campagna toscana, l’umiltà della Madonna. (Ricordo da un racconto di Therios).
Vedi:
PREGIATE ABSIDI (6 novembre 2013).
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