ITALIA BELLA

 

giovedì, 26 febbraio 2015

ITALIA BELLA

Dopo la scomparsa degli ultimi comunisti scomparvero anche i sindacalisti: i lavoratori del braccio e della mente persero i loro avvocati difensori. Il culto egocentrico esaltava il governante, nel delirio di onnipotenza distruggeva le residue difese sociali lasciando campo libero alla superbia dei potenti. La misera sopravvivenza dei “sottoscala sociale” affogava in quattro gocce di pioggia, soffocava sotto le macerie del minimo terremoto, dondolava al cappio del gioco di borsa e delle regole del mercato. Le persone normali del popolo soffrivano come bestie da soma o morivano come bestie al macello; sempre, però, vita da bestie, anzi, peggio delle bestie, se consideriamo che alcune fortunate, in particolare quelle definite “domestiche”, conducevano una vita “dignitosa”. La preghiera con gli occhi rivolti al cielo invocava pietà, speranza, libera morte. L’ottimismo delle classi privilegiate cambiava passo e verso, sperimentava schegge di velocità governante, giocava d’azzardo con il traffico delle azioni e con i nuovi valori della moneta unica, l’apparenza eloquente spadroneggiava e simpatica imboniva su tutti gli schermi, l’ingordigia della ricchezza insensibile godeva nell’ingrasso egoistico fine a se stesso e dannoso all’interesse generale. L’Italia bella si vedeva sulla carta geografica salvata dal rogo della scuola. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).

BEFFA      MODERNA
 Il culto egocentrico
 dei recenti tempi
 gusto sopraffino
 esalta la modernità
 distrugge il passato
 tortura il presente
 beffa il futuro.
 -Renzo   Mazzetti-
 (25 febbraio 2015)

Vedi: IL FILOSOFO GOVERNANTE (15 febbraio 2015).



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