IL SUO PRIMO GRIDO

giovedì, 20 novembre 2014

IL SUO PRIMO GRIDO

Giuliana cara, riprendo a sera questa lettera dopo un intervallo un po’ triste d’un interrogatorio molto lungo e faticoso. Sono molto stanco e ho un gran mal di capo. Mi metto subito a letto per cercare di riposare un poco. Ti scrivo tutto ciò per la nostra consuetudine di dirci tutto ciò che abbiamo nell’animo mentre ci scriviamo: ma non ti preoccupare: quando leggerai questa lettera, anche questo sarà passato. Credo che sia la prima nota un po’ malinconica e depressa che entra in questa corrispondenza, ma è stato più forte di me. Ma ti ripeto non preoccuparti. Mi rimetterò subito. Tu sta’ sempre di buon animo. Che fa il piccolo Paolo? Ieri scorrendo il calendario (ho anche un calendario) pensavo che presto avrà sei mesi: mezzo anno! E’ tanto non è vero? Eppure mi sembra d’aver appena ieri sentito il suo primo grido. Bacialo per me. Abbraccia papà e mamma e tutti gli altri. Saluta affettuosamente i tuoi genitori. E tu voglimi bene come ti voglio bene io. Tuo Mario. (Mario Alicata, 1 giugno 1943, lettera dal carcere “Regina Coeli”).

RIFLESSI
L’angolo dei seracchi
-specchi di cielo- rifrange
a luna piena quel tuo
tacito saettare di parole
di luce. Mobili
-nell’incendio di latte- più lune
si giocano a palle di neve.
-Renzo  Nanni-

VEDI: I BUONGUSTAI DELLA ROVINA

Ricordo: Tre de “I MILLE DI MARZALA” = = = a Giuseppe Garibaldi:=ANTOGNOLI FEDERICO (Bergamo) ; =ANTONELLI GIOVANNI (Pedania) ; =ANTINELLI STEFANO (Sojano).


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