DICIOTTO E QUINDICI
giovedì, 18 settembre 2014
DICIOTTO E QUINDICI
Nelle lotte dell’ “Autunno caldo” mi sentii rinascere, poi,
quel socialistoide porta in Parlamento una Legge che mi appioppa uno Statuto
discriminante perché inventa operai tutelati (per modo di dire) e operai non
tutelati e abbandonati al loro destino. Con quell’articolo diciotto non sono
tutelati i lavoratori delle aziende sotto ai quindici dipendenti. Tu, che
lavori alla Piaggio saresti tutelato, mentre io, che lavoro in conceria con
altri due compagni, non lo sono. Hanno fatto bene i comunisti a non votare a
favore votando l’astensione perché questa Legge non mi soddisfa, è una vera
ingiustizia. L’uguaglianza, almeno fra tutti i lavoratori, in rapporto al
fondamento della tutela universale della dignità personale, sarebbe stata un
semplice atto valido nell’interesse generale. (Ricordo da un racconto di
Bicefalo).
LA BANDA DI
BROZZI
(seconda parte)
La banda dell’Antella
tu sentissi come l’è quella
c’è zoppi, c’è nani,
c’è uno ha quattro occhiali,
e c’è un che guarda in su,
pere, pere, pè, zum, zum,
trippa, zuppa, zampa,
fegato, lombetto,
zum, zum, zum.
-Anonimo Fiorentino-
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