VIVERE
venerdì, 29 agosto 2014
VIVERE
Un giorno a Zoe, mentre mangiava i croccantini, nel cervello
si illuminò un pensiero: Perché uccidere? Quando per vivere avevo bisogno di
cacciare c’era una giustificazione, ma oggi? Lo disse a Therios, il quale,
riflettendo sugli interrogativi di Zoe, si pose una domanda: Perché marco il
territorio e quasi tutti i giorni combatto contro gli altri maschi? Ottengo
soltanto delle sanguinanti e doloranti ferite, alcuni gatti sono morti a
seguito degli scontri. Le voci delle domande che si erano poste i gatti arrivarono
agli umani trasformandosi in: Perché facciamo la guerra? Per avere morti e
feriti e tanta distruzione con i problemi peggiori di quelli di prima e con
l’odio moltiplicato? Perché dobbiamo possedere per soffrire più che godere e
vivere in continua apprensione, darla vinta all’odio per la guerra e
all’egoismo per la proprietà? La Ricerca Scientifica era riuscita a stabilire
quali esseri animali e quali dei vegetali non avessero il cervello e mancassero
di sentimenti, perciò creati e sviluppati per il solo servizio dell’altrui
nutrimento. Le guerre e le proprietà private non furono più considerate. Le
tasse, da quelle sul lavoro a quelle sulla casa, furono abolite (si pagava
soltanto un irrisorio affitto all’Agenzia internazionale per la salvaguardia degli
esseri viventi e del pianeta). Tutto ritornò tutto di tutti. La demenziale
bestiale “legge della foresta”, anche dagli umani fu superata. Nessuno si
chiedeva perché non possedeva niente, il dono della vita divenne l’unica grande
ricchezza. (Tratto dai racconti di Maya).
Vedi:
LA GATTA INTELLIGENTE (5 agosto 2014) ;
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