IL MINISTERO DELLA FIDUCIA
venerdì, 11 aprile 2014
ALBA TOSCA
IL MINISTERO DELLA FIDUCIA
Era il periodo della mietitura e i giovani furono costretti a partire per la guerra. Lo zar, in osservanza dell’accordo militare, inviò i suoi soldati verso la Germania. Le truppe tedesche, attraverso il Belgio, si avvicinavano per conquistare Parigi e dalla parte della Russia sferrarono un attacco causando più di ventimila morti e quasi centomila prigionieri. Alla fine del mese di agosto del 1914 Parigi era salva: lo zar aveva ripagato con il sangue del popolo l’oro francese. I nobili e i signori avevano accolto festanti la dichiarazione di guerra. I giornali avevano esaltato la vicinanza dello zar con il popolo. Gli studenti avevano cantato: “Dio salvi lo zar”. Ma, dopo un anno l’entusiasmo si trasformò in una grande pena e alla disfatta sui campi di battaglia seguì la rovina nel Paese. I commercianti e gli industriali si lamentavano che il governo non riusciva a far fronte ai propri compiti e che non era più in grado di aiutarli. Perciò era diventato indispensabile creare un nuovo governo con personaggi fidati e all’altezza del momento. Per i capitalisti divenne vitale la creazione del “Ministero della fiducia”. Fu costituito il cosiddetto “Blocco Progressista” in cui il gruppo più numeroso era quello delle destre, poi venivano i proprietari di terre, gli schiavisti e i papaveri della borghesia. Tutti insieme formarono la “Unione del popolo russo”, nel programma avevano il potere zarista assoluto e insindacabile, l’impero russo unico ed indivisibile, nessuna concessione ai popoli sottomessi. Per sollecitare la simpatia dei contadini e di altri lavoratori aggiunsero il miglioramento delle condizioni di vita dei contadini e concessioni utili per elevare ad un più equo tenore di vita tutti i lavoratori. Lo scopo principale dell’Unione era la lotta antirivoluzionaria con le devastazioni operate con l’appoggio segreto delle autorità governative, gli assassinii, la caccia all’uomo in particolare contro gli ebrei, la severa sorveglianza contro i non russi. (Ricordo da un racconto di Irina).
Vedi: PRIGIONE (14 gennaio 2012).
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