LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

 

sabato, 8 marzo 2014

LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

Quando i Magi riportarono la notizia della nascita del re dei giudei e della strage degli innocenti, non fece alcuna impressione. Roma non ne rimase sconvolta: anche là giravano voci di fatti simili, dopo che era nato il re dei romani. Quella dei bambini era una vita senza valore. Quando arrivò la notizia della strage in Palestina si dice che fu accolta con sghignazzamenti, quasi che il terribile monarca avesse ammazzato niente più che una cinquantina di pulci. Non si poteva certo pretendere, per un qualche numero di piccoli barbari scannati, un po’ di commozione, come per le centinaia dei loro propri figli che avevano avuto lo stesso trattamento. Faceva impressione, invece, l’uccisione di un personaggio illustre, non certo quella di un numero imprecisato di bambini, per lo più non cittadini romani. Al personaggio illustre scrivevano le lodi e costruivano delle statue imponenti. La strage degli innocenti è continuata nei campi di concentramento nazisti, sotto i bombardamenti in tutti i continenti, nell’orrido rapimento dopo la strage dei genitori in Argentina, nel diventare cibo dei comunisti in Russia, nell’accogliere il furbo governante della innocente scolaresca. Ogni epoca, nelle diverse modalità, ha avuto la sua strage degli innocenti; quella che verrà eliminerà l’ignominia del potente? (Ricordo da un racconto di Rita).

IL    POVERO   ANE
 Se andrete a Firenze
 vedrete certamente
 quel povero ANE
 di cui parla la gente.
 E’ un cane senza testa,
 povera bestia.
 Davvero non si sa
 ad abbaiare come fa.
 La testa, si dice,
 gliel’hanno mangiata…
 (La “c” per i fiorentini
 è pietanza prelibata).
 Ma lui non si lamenta,
 è un caro cucciolone,
 scodinzola e fa festa
 a tutte le persone.
 Come mangia? Signori
 non stiamo ad indagare:
 ci sono tante maniere
 di tirare a campare.
 Vivere senza testa
 non è il peggio dei guai:
 tanta gente ce l’ha
 ma non l’adopera mai.
 -Gianni  Rodari-


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