I LAVORATORI E LE MOSCHE BIANCHE
mercoledì, 12 febbraio 2014
I LAVORATORI E LE MOSCHE BIANCHE
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti
della Costituzione. Queste classificazioni, – considerate troppo generiche -,
ponevano all’attenzione l’oggetto lavoro come diritto e il soggetto popolo come
sovranità, non sono state capaci di promuovere la vera democrazia tramite la
partecipazione attiva di tutti. Perciò si erano formate delle classi
parassitarie di privilegiati che illudevano i cittadini normali con le “Primarie:
metafora della democrazia” e con gli artifici istituzionali delle leggi
elettorali ad hoc; si erano formati due grandi partiti che, insieme o separati
nel gioco delle parti, occupavano sempre il governo in favore dei pochi ricchi
potenti. Infatti la non partecipazione al voto registrò addirittura oltre il
trenta per cento e la disoccupazione raggiunse livelli altissimi,
particolarmente allarmante quella giovanile. La disperazione provocava ogni
settimana numerosi suicidi e bande di ladri scorrazzavano alla ricerca di cibo.
La disperazione e il degrado un giorno si domandarono:”Come
mai le classi parassite di privilegiati governanti e i ricchi potenti che sono
mosche bianche, da sempre spadroneggiano senza alcun ritegno? Come mai i
lavoratori occupati e disoccupati che sono tantissimi hanno sempre perso e sono
da sempre sacrificati?”. Allora tutti si unirono nel Partito dei Lavoratori; il
programma era formato da un solo articolo: “Tutto il potere ai lavoratori”.
Tutti i lavoratori e tutti i disoccupati parteciparono in massa alle votazioni.
Vinsero! Anzi, “fecero cappotto!”. La contraddizione tra il riconoscere a tutti
i cittadini il diritto al lavoro e la promozione delle condizioni che rendano
effettivo questo diritto è stata superata cambiando la Costituzione
all’articolo uno dei principi fondamentali, che recita: “L’Italia è una
Repubblica democratica, fondata sui lavoratori. La sovranità appartiene ai
lavoratori, che la esercitano nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Tutti cominciarono a lavorare con “il braccio e la mente”. L’uomo lavoratore,
artista armonioso non uccise più se stesso e gli animali, lasciò il troppo
posto egoisticamente occupato, liberò i corsi d’acqua, curò fiumi mari boschi
montagne; le antiche testimonianze divennero splendenti. Nel silenzio della
notte, nello stesso sogno fatto da tutti gli abitanti in ogni parte della
Terra, un strano suono all’intimo di ognuno sussurra:”Mangiate il frutto
proibito!”. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
SAGGEZZA DI MATEMATICI
Tutto a segni noi abbiamo ridotto,
della nostra ragione un modello di calcolo abbiamo fatto,
se Dio è un punto, allora non è un cilindro,
se state ritti sulla testa, non sedete sul…
Se a è l’amato e b l’amata,
allora la testa ci scommetto
che se a + b voi allineate
proprio una coppia di amanti otterrete.
Il mondo con linee hanno misurato,
mai lo spirito hanno enucleato,
ad eliminare con a e b le contese
ai tribunali… si risparmierebbero le spese!
-Karl Marx-
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