DUE POLI GEMELLI

 

venerdì, 14 febbraio 2014

DUE POLI GEMELLI

 

Il collegio uninominale è stato il primo sistema elettorale con cui si è cercato di realizzare il principio della rappresentanza politica. Per attuare il suddetto sistema occorre dividere la nazione in un numero di collegi elettorali uguale al numero di deputati da eleggere. In ogni collegio viene eletto un solo deputato, quello che avrà riportato un maggior numero assoluto di voti, oppure chi ottiene la metà dei voti più uno; se vogliamo adottare un metodo più elaborato possiamo aggiungere, oltre a quanto sopra, anche il raggiungimento di una quota -da stabilire- in rapporto agli iscritti nelle liste elettorali. Se nessuno dei candidati in lizza raggiunge questi limiti minimi si va al ballottaggio. Il sistema del collegio uninominale presenta due inconvenienti gravissimi, tali da renderlo un sistema elettorale nettamente antidemocratico: esso riduce la lotta elettorale ad una lotta fra persone e si perde così la visione dei programmi generali, degli orientamenti politici che vengono proposti e spinge i deputati, -che dovrebbero essere i rappresentanti della nazione-, ad asservirsi alle clientele, alle consorterie e agli interessi locali; inoltre, risultando eletti solo quei candidati che raccolgono i voti della maggioranza, le minoranze rimangono prive di rappresentanza: ingiustizia questa che lascia vasti strati della nazione nella inerzia politica e nell’abbandono, alimentando una pericolosa sfiducia nelle istituzioni. Quando i due partiti maggiori scelgono sistemi elettorali che escludono le minoranze dalla proporzionale presenza nelle istituzioni sono di fatto, per lo stesso fine prefisso, due poli gemelli. (Ricordo da un racconto di Tirella).

 

S I S T E M A         A N T I D E M O C R A T I C O

 

Io chiamo piccina quella scienza di Stato

 

che fa consistere l’abilità e l’astuzia

 

nello studiare i congegni

 

affinché le minoranze appaiano

 

nella loro espressione legale

 

artificialmente minori di quello che sono

 

e della forza che hanno realmente nel Paese.

 

-Felice   Cavallotti-

 

giovedì, 13 febbraio 2014

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