VIA FAENTINA

 

lunedì, 16 settembre 2013

VIA FAENTINA

 

Cambiare il nome ad’ una strada è una questione molto molto delicata, perché tocca l’intimo della coscienza della sensibile conoscenza. Però, il primo cittadino, che vuole diventare il primo dei primi di tutte le città d’Italia, afferma che saranno cambiati soltanto quei nomi che non hanno più significato. Ordunque, per minimo esempio, la via Faentina è una via significativa in quanto significa terra smaltata, cioè significa terra con smalto, significa un composto di ghiaia e di calcina mescolata con acqua e poi rassodate insieme. Se nell’ultima edizione di un vocabolario della lingua italiana non si trova una parola, ciò non significa che quella parola non abbia più significato, ma, semplicemente, che l’editore non ha riportato quella parola nella nuova edizione. Così come per quanto concerne via Marradi: le Sue ”Rapsodie Garibaldine” non hanno più significato? E che dire per la via intitolata a quel Masaccio pittore significativo per i rilievi e per la prospettiva? Cambiare nome ad una via rappresenta un obiettivo significativo. Non si lasceranno nominativi come De Gasperi e Spadolini, togliendo: Garibaldi, Resistenza, Gramsci, Togliatti, Di Vittorio? ciò significherebbe uno strumentale e meschino agire politico. La dedica di una via al nome di Aligi Barducci, Comandante Partigiano con il nome di battaglia ” Potente ”; al nome di Spartaco, storico schiavo ribelle; al nome di almeno un caduto sul lavoro, rappresentano la nostra eccelsa memoria significativa. Per le nuove strade dell’avvenire nominare Senatore a Vita un operaio e un disoccupato qualsiasi quanto sarebbe significativo! (Ricordo da un racconto di Tirella).

 

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V  I  V  A        L A       L  I  B  E  R  T  A’

 

 

 

Viva la libertà

 

fate largo che passa il lavor.

 

Noi voliam come liberi augelli

 

sopra i prati bagnati dal sol,

 

tutta rossa è la nostra bandiera

 

l’arma nostra è la falce e il martello.

 

Noi vogliamo la nostra libertà,

 

non più schiavi vogliam soffrir,

 

partigiani avanti si grida

 

su lottiam siam pronti a morir.

 

In alto le nostre menti, cantiamo al lavoro,

 

rinvigoriam le membra, rinvigoriam i cuor,

 

noi non siam bruti, come dicono i signor,

 

noi siamo dei comunisti, siam dei lavorator.

 

Viva la libertà

 

fate largo che passa il lavoro.

 

-Anonimo- (collettivo partigiano).

 

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