SOPRA LE PARTI

 

venerdì, 7 giugno 2013

SOPRA LE PARTI

 

Sopra è una parola che indica un elemento che viene aggiunto ad un altro, ciò che è superiore al normale, al giusto, al superamento di un limite. Nella mia esperienza di semplice manovale edile, ho molto ascoltato e nel linguaggio politico-istituzionale Sopra le parti ha sempre rappresentato una presunzione vanitosa, gonfia altezzosità, ostentazione del potere, una evidente falsità nell’atteggiamento personale. Difatti, Sopra è una parola che denota un luogo superiore, di là, oltre, più, contro, addosso, ciò che sta sopra; in una parola, sintetizzo: sopraffazione; questo non è certamente egualitario e neppure somigliante, per esempio e per intenderci a, sintetizzo: servire il popolo. Sopra le parti è anche il ruolo che svolge quell’arbitro esperto che usa il calcio di rigore contro la squadra più debole perché è amico di quella più grande e danarosa. Sopra le parti stimola il gioco nella commedia recitata dai politicanti, particolarmente da quelli che sostengono e compongono il governo di servizio finanziario, il cui ruolo consiste, essenzialmente, di fare l’abbiente più ricco e felice già oggi stesso; nel contempo il povero è più povero di ieri, oggi è anche disperato; un poco di tranquillità la troverà un domani, forse, dipende. (Ricordo da un racconto di Tirella).

 

S   O   F   F   E   R   E   N   Z   A

 

Sofferenza

 

ridiventa Ideale

 

attiva ribellione

 

società cambia.

 

Impara governa

 

debole riscatta

 

giustizia conquista

 

eguaglianza esalta.

 

Soldo

 

cupo potente

 

ingordo sbrana

 

umano essere.

 

Governante serve

 

inumana finanza

 

Ideale ridiventa

 

classica lotta.

 

-Renzo   Mazzetti-

 

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