PALADINO
martedì, 14 maggio 2013
PALADINO
L’uomo valoroso che protegge il popolo ha ben presente le ingiustizie che in particolare in questi ultimi anni hanno ulteriormente mortificato l’innocente spirito della semplice sopravvivenza umana. Trascorsi quaranta anni di diversi ma ugualmente durissimi lavori finalmente è arrivato il meritato pensionamento. Il riposo per meglio dipartire è invece diventato permanente incubo per colpa del governante di turno seppur diverso ma intimamente eguale nel suo accanimento sempre e soltanto contro il più debole e il più piccolo essere umano. Per cui dagli annui diciannovemila soldi da percepire vengono sottratti dalle ritenute irpef ben tremila soldi e se ciò non bastasse arriva insolente l’addizionale regionale di duecentotrenta soldi e ancora si accanisce e alle altre si somma quella villana tassa comunale di ulteriori ventuno soldi. La rabbia ancora di più accresce quando sul conto corrente diventano risparmio con grande sacrificio (per ogni bisogno e per straordinarie evenienze) e appena i miseri arrivano a cinquemila soldi anche questi di nuovo sono prontamente tassati di altri otto e passa soldi. Alla fine viene oltre a tutte le sopra citate tasse applicato lo spregevole blocco delle rivalutazioni annue nonostante i grandi rincari del costo della vita. Il paladino valoroso che protegge il popolo ottiene la rivalutazione annua della pensione al reale costo della vita con il doveroso rimborso ai pensionati che percepiscono non più di ventimila soldi annui; per non intercorrere all’aumento della spesa pubblica è reso obbligatorio il blocco dei prezzi e il congelamento dell’iva. Il paladino valoroso che protegge il popolo ottiene l’innalzamento di tutte le misere pensioni al ”minimo dignitoso” di ventimila soldi annui. Il paladino valoroso che protegge il popolo ottiene per tutte le pensioni di ventimila soldi annui l’esenzione da qualsiasi tassa. Il paladino valoroso del popolo ottiene da tutte le pensioni superiori a ventimila soldi annui e proporzionalmente al loro importo le risorse necessarie per far fronte ai provvedimenti in favore dell’attuazione della giustizia epocale avvenuta con l’attuazione per tutte le pensioni al minimo di ventimila euro annui esentasse, del blocco dei prezzi e il congelamento dell’iva. (Ricordo da un racconto di Bicefalo).
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