FUTURO PASSATO
mercoledì, 13 febbraio 2013
FUTURO PASSATO
Nel biellese nell’anno milleottocentosedici la giornata è
composta di dodici ore di lavoro nelle stagioni tutte e di ore undici nelle
notti d’inverno, e di dieci in quelle di estate, e se qualche mestiere non lo
permette d’inverno per la sera, sarà tolto solo metà dello stipendio in
proporzione delle ore che si diminuiscono. La permanenza, dopo quindici giorni,
d’un operaio, od altri, nella fabbrica stabilisce l’obbligo di rimanervi due
anni, e così in seguito colla continuazione. Gli apprendisti poi di qualsiasi arte
o lavoro dovranno rimanervi doppio tempo degli altri, oppure potranno anche
licenziarsi come gli altri operai dopo il lasso di due anni consecutivi, ma
volendo servirsi di qualcheduno degli imparati mestieri per conto proprio o
altrui saranno tenuti a buonificare al padrone la paga che percepiscono nel
primo anno per indennizzarlo.
Nel piemontese nell’anno milleottocentottantadue nel
cotonificio l’orario di lavoro indistintamente per tutte le stagioni è di
quattordici ore; orario già gravosissimo per una bestia da soma. Ad ogni minuto
di ritardo si infligge una multa da detrarsi dal salario settimanale. La media
di tale salario è di lire quattro e cinquanta settimanali, vale a dire
sessantacinque centesimi al giorno, somma che col caro viveri è appena sufficiente
ad un magro alimento.
A Varese nell’anno milleottocentottantotto si inaugura la
bandiera dell’Associazione Sorelle del Lavoro. Lo sciopero viene represso con
clamorosi quanto criminali processi e contro chi protesta sono inflitte dure
condanne. (Ricordo da un racconto di Tirella).
I A C
U M
Lo vedevo passare
tutte le sere,
la schiena curva,
due pantaloni rimboccati,
la camicia stinta.
Andava alla carriola
vicino al Po
tutte le mattine,
al levar del sole,
e verso sera,
sul suo ”ciclone”
sembrava ubriaco
dalla stanchezza.
Una sera si fermò:
”C’è la Maria?”
Chiamai la Maria,
queste cinquanta lire,
mandatele a Pippo,
salutatelo per me!
E via che salì
sul suo ”ciclone”
senza lasciarci il tempo
di dire una parola.
Fu quando mio padre
era al confino.
-Giovanni Girgenti-
[ Cerca: IL NOSTRO FUTURO (31 ottobre 2010); GRANCASSA (27
luglio 2012); RITORNO ALLE ORIGINI (11 febbraio 2013) ].
Commenti
Posta un commento