NATURALE CONVIVENZA LAVORATIVA

 

sabato, 13 ottobre 2012

NATURALE CONVIVENZA LAVORATIVA

 

Il cervello umano è insostituibile. Una verità che chi progetta cervelli elettronici è propenso a dimenticare. Il cervello umano è troppo complicato, poi non è affatto dimostrato che possa arrivare a comprendere se stesso. Ho rotto il ghiaccio, la parete di incomprensione che ci separa dagli insetti. Vorrei allenare un formicaio a distribuire i fertilizzanti ”a dimora”, voglio dire un granello per ogni seme; un altro formicaio, a bonificare le risaie, asportando le erbe infestanti quando sono ancora in germe; un altro, a mondare i silos; un altro ancora, a eseguire microinnesti cellulari. E’ breve la vita, mi maledico per aver cominciato così tardi. Da soli si può fare così poco! (Meditazione su: Pieno impiego di Primo Levi).

 

U N A      M O S C A      M O R T A

 

Perché una mosca morta

 

non suscita alcun sentimento?

 

Eppure è un essere

 

nato, vissuto, ed’ ora è morto!

 

Ha imparato a muoversi,

 

a volare, a cibarsi.

 

Anch’essa avrà avuto

 

i suoi intimi ed esterni sentimenti:

 

la prima emozione

 

nel vedere le cose,

 

nell’assaporare l’aria,

 

nel sentire i primi rumori.

 

La sensazione nel primo volo

 

diventato cosa abituale

 

come il camminare perpendicolare

 

su di un vetro di una finestra.

 

Ha avuto i primi timori

 

dalle ombre delle mani.

 

Ha avuto l’ultima ossessione

 

nel volare attorno ad una lampadina

 

e sentirsi attratta dalla sua luce

 

e sentirsi bruciare dal suo calore.

 

Perché una mosca morta

 

non suscita alcun sentimento?

 

-Renzo  Mazzetti-

 

(NaturAmica, IBISKOS EDITRICE,Empoli2005)

 

S e n e c a : il lavoro che si fa contro natura è inutile.

 

[ Cerca : RAPPORTO FRA SOCIETA' E NATURA (6 ottobre 2010) ]

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