IL CONOSCERE E IL FARE

 

sabato, 27 ottobre 2012

IL CONOSCERE E IL FARE

 

  Quanto il destino sarebbe stato diverso se Antonio avesse potuto consacrarsi allo studio dell’uso del congiuntivo nei diversi secoli della nostra letteratura. La questione è anche se si fosse consacrato alla storia delle parole. Per lui la storia di ogni parola o anche di una sillaba, sarebbe inevitabilmente diventata storia del pensiero e della realtà. Solo in questo modo poteva intendere la glottologia; per cui quando ci parlava delle particolarità del dialetto di questa o quell’altra città o regione d’Italia, egli faceva rivivere attorno a noi tutta un’epoca storica, tutto un ambiente sociale. L’Università gli fece sentire fortemente la esigenza di una visione generale del mondo e di una unità che abbracci insieme il conoscere e il fare. (Meditazione su: Gramsci di Palmiro Togliatti).

 

R   E   A   L   T   A ’

 

Gli intimi spiriti

 

si sono liberati da tutte le superstizioni

 

e vivono sereni.

 

Nell’economia e nella finanza

 

eliminato il sistema mercato

 

è scomparso lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

 

Gli umani sono diventati migliori degli animali.

 

La felicità gioiosamente volteggia nella purissima aria.

 

Finalmente abbiamo un papa donna.

 

Il marxismo è superato.

 

-Renzo   Mazzetti-

 

[ Cerca : SAPIENZA CURIOSA (21 ottobre 2012) ].

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