GRIDO DI ALLARME
martedì, 16 ottobre 2012
GRIDO DI ALLARME
Nella manovra di stabilità vi sono provvedimenti di cui
nessuno parla. In primo luogo non appare l’ennesimo giro di vite sulle persone
con disabilità e sulle loro famiglie. Il provvedimento sottopone le pensioni di
invalidità all’IRPEF e per questa via le riduce. In secondo luogo vengono
dimezzati i permessi lavorativi ai figli che devono assistere i genitori con
disabilità grave. Non so esattamente quanto denaro porterà nelle casse dello
stato questo provvedimento ma so che è un provvedimento barbarico, indegno di
un paese civile. Infatti questi provvedimenti si sommano ad altri che hanno
sostanzialmente azzerato i fondi per le persone con disabilità. I governi
Berlusconi prima e Monti poi hanno sostanzialmente azzerato i fondi per la
spesa sociale. Quando ero ministro del governo Prodi ero riuscito a portare i
fondi per il sociale a 2 miliardi e mezzo, adesso questi fondi assommano a 270
milioni di euro. Un taglio di oltre 2 miliardi che si aggiunge ai tagli dei
trasferimenti agli enti locali e alle regioni – i titolari della spesa sociale
– con effetti disastrosi per la pubblica assistenza. Io non credo che nel paese
vi sia una esatta consapevolezza di cosa significa tutto questo. Le persone con
disabilità non fanno notizia e sono vissute come un fatto privato delle
famiglie e delle associazioni di autotutela. Ci troviamo però di fronte a
milioni di persone che sono abbandonate a loro stesse. Pensate a cosa vuol dire
per una famiglia a reddito medio avere un genitore non autosufficiente in
assenza di un sostegno pubblico: da mille euro al mese di spesa in su con un
completo stravolgimento della propria vita attorno al genitore non
autosufficiente. Se la famiglia deve essere il luogo degli affetti, in troppi
casi la famiglia diventa il luogo della disperazione. La Bibbia dice ”non caricate
sulle spalle degli altri pesi che non possono portare”. Io penso che il governo
stia facendo esattamente questo: sta caricando sulle spalle dei più deboli e
dei loro famigliari pesi che non possono portare. Questa situazione è tanto più
vergognosa perché mentre le persone con disabilità ed in particolare gli
anziani vengono abbandonati a se stessi, il governo trova le risorse per le
banche private: nella spending review sono previsti 2 miliardi per il Monte dei
Paschi di Siena e dei circa 60 miliardi che l’Unione Europea darà alle banche
private spagnole, 10 verranno versati dal governo italiano. Vado dicendo queste
cose da tempo ma non riesco a farmi ascoltare, i giornali e i telegiornali non
ne parlano. Dall’informazione magicamente scompaiono sia i finanziamenti alle
banche che i tagli verso i più deboli. I più forti e i più deboli sono
cancellati dalla discussione: gli uni perché preferiscono agire nell’ombra, gli
altri perché vengono nascosti sotto il tappeto, come la polvere. Il mio è
quindi un grido di allarme. Uno stato che trova i soldi per le banche e li
toglie alle persone con disabilità non è più un paese civile, è diventato
un’altra cosa e i partiti politici che fanno finta di non vedere gli effetti
delle loro decisioni fanno parte del problema, non della soluzione.
(Meditazione su: La barbarie contro le persone con disabilità di Paolo
Ferrero).
S A L
V A I
T A L
I A
Chiamato dal sommo del colle
subito nominato a vita senatore
a un passo dal burrone
agguanta sicuro le risorse
salva Italia il professore.
Piangono piccole pensioni e buste paga
i giovani cercano lo studio sereno
sognano il dignitoso lavoro
ma anche il padroncino s’ammazza
il mercato nella piazza affari in borsa gioca.
Europa sovrana immacolata nuova fede
dimentica tremende sofferenze estremi sacrifici
rubi patrie inganni finemente domi
popoli eroici sulle barricate e nelle trincee
campioni della democrazia e della libertà.
Ridotti a servi della finanza
gettati allo sbaraglio per il pane
penzola la carota davanti agli occhi
sul groppone sbatte rabbioso il bastone
sotto al palazzo grida di disperazione.
-Renzo Mazzetti-
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